La franchigia ducale esce a testa alta dalla sfida con la capolista, a cui segna tre mete. Gli scozzesi però sono implacabili
PARMA – Le Zebre affrontano la capolista Glasgow Warriors al Lanfranchi, con Padovani e Parata all’esordio nei trequarti. Sugli spalti, le ragazze della Nazionale femminile azzurra, in questi giorni a Parma per il raduno pre Six Nations.
Il XV di Bradley inizia seguendo il piano di gioco del coach irlandese, con un gioco aperto e in velocità, tra break, possesso e ricicli rapidi. Dalla mano -e dal piede- di Canna arriva la prima incursione nei ventidue avversari, con D’Apice fermato a pochi metri dalla linea di meta (nonché autore di un pregevole offload, che merita gli applausi del pubblico). Un successivo misunderstanding tra l’apertura azzurra e Bello vanifica l’offensiva ducale e consente agli scozzesi di allontanare la minaccia.
Dopo due minuti sono i Warriors a entrare nella zona rossa italiana. La maul ospite domina, e Matt Fagerson può staccarsi per segnare la prima meta del match, che Russell trasforma.
La reazione delle Zebre è pressoché immediata. Parte ancora dalla mano di Canna, che prova a costruire con Bisegni. Quindi i ducali cambiano fronte, e un’accelerata potente consente a Giammarioli di tuffarsi in meta. Dalla piazzola, Canna non sbaglia ed, al 10′, il risultato torna in equilibrio sul 7-7.
I padroni di casa giocano a viso aperto, con bei break e un gioco pulito e ordinato, risultando pericolosi ogni volta che portano avanti l’ovale. Parata prova anche un up-and-under, che si rivela però abbastanza velleitario. Intorno alla metà del primo tempo, gli scozzesi provano però a prendere in mano le redini del gioco, riportando le Zebre sui propri cinque metri. Quindi un taglio di Lee Jones spiazza la difesa ducale e l’ala può andare a marcare in mezzo ai pali.
A questo punto Glasgow cerca di imbrigliare la partita, riuscendoci, e i giocatori di Bradley faticano a trovare spazi. Al 25′ i giocatori arcobaleno vincono una punizione poco dopo la metà campo e Canna prova ad andare per i pali: la potenza c’è, ma la mira è imperfetta, seppur di poco.
Ducali che si fanno più fallosi e Warriors di nuovo insidiosi al 28: in uscita da una touche, la maul scozzese porta a spasso quella italiana, che va a terra. Per l’arbitro Brace è meta tecnica, con giallo per Canna.
La Franchigia del Nord Ovest, seppure in temporanea inferiorità numerica, non vuole mollare e si riporta sul limite dei ventidue avversari, conquistando un piazzato. È Violi a trasformarlo, accorciando sul 10-21.
Proprio il mediano di mischia azzurro, nell’azione successiva, prova un’incursione in velocità, che non ha successo ma dà la carica ai suoi. Diversi sono infatti i tentativi di incursione ducali nei minuti successivi, sempre respinti dalla difesa di Glasgow. Qualche errore di troppo da parte dei giocatori in maglia arcobaleno consente quindi di respirare ai guerrieri scozzesi.
Il tempo si chiude con la quarta meta dei Warriors: Adam Ashe guadagna metri con l’ovale in mano, aprendo poi a Horne che lascia sul posto due difensori italiani e va a schiacciare alla bandierina. Squadre a riposo sul 10-26, con gli ospiti che si sono già assicurati il bonus offensivo.
Le Zebre rientrano in campo determinate e si portano subito in attacco. Venditti travolge quattro difensori scozzesi ma si ferma a pochi centimetri dalla linea di meta. Ma la marcatura è matura, e arriva nelle fasi successive, con Mbandà che trova il guizzo giusto. Violi, invece, non centra i pali.
Gli ospiti non fanno in tempo a reagire che è ancora un break di Meyer a far sussultare il pubblico del Lanfranchi, anche piuttosto critico rispetto ad alcune decisioni arbitrali. Anche nei minuti successivi il gioco dei ducali è generoso, per quanto non troppo pungente e con qualche fallo di troppo.
Dopo una fase di stallo, emerge ancora il XV scozzese. Glasgow entra nei 22, conquista un fallo, lo gioca veloce e con pochi passaggi cambia fronte, sbilanciando le Zebre e mandando Lee Jones a trovare la sua seconda marcatura di giornata. Implacabile anche Russell dalla piazzola, nonostante la posizione molto angolata: il tabellone segna un parziale di 15-33.
I ducali ritornano sotto, dominano per una volta in maul e arrivano a schiacciare nei pressi della linea di meta. Il fischietto irlandese Brace ricorre al TMO e non assegna la marcatura. Le Zebre restano in attacco e, dopo ripetuti tentativi, trovano i cinque punti, con il rientrante D’Apice. Dopo questa meta, Bradley decide di cambiare tutta la prima linea, per inserire forze fresche davanti.
Ma sono i Warriors a esultare ancora. Grigg si involta sulla linea dell’out e trova la sesta segnatura ospite al 63′, con un chirurgico Russell a incrementare ulteriormente il distacco.
I padroni di casa non sembrano però voler rinunciare almeno a cercare la loro quarta meta contro la capolista: macinano gioco e ci provano a ripetizione, con ripetuti affondi di Bisegni, Biagi e Mbandà, sempre respinti dalla solida difesa di Glasgow. Il pubblico ci crede e applaude.
A 4′ dal termine, Meyer porta la palla nei ventidue scozzesi, ma ancora una volta il fortino Warriors regge. Quindi l’ultimo assalto anche in ottica bonus offensivo, che parte da una touche sui 22 ospiti non trova fortuna. Il direttore di gara fischia la fine
Man of the Match il mediano di mischia di Glasgow, George Horne.
Zebre Rugby: 15 Edoardo Padovani, 14 Rory Parata, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (cap.), 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Eduardo Bello, 2 Tommaso D’Apice, 1 Andrea Lovotti.
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 Valerio Bernabò, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Maicol Azzolini, 23 Ciaran Gaffney.
Mete: Giammarioli (9′), Mbandà (42′), D’Apice (60′)
Conversioni: Canna (10′)
Punizioni: Violi (34′)
Glasgow Warriors: 15 Ruaridh Jackson, 14 Lee Jones, 13 Huw Jones, 12 Nick Grigg, 11 Niko Matawalu, 10 Finn Russell, 9 George Horne, 8 Matt Fagerson, 7 Chris Fusaro, 6 Rob Harley (cap.), 5 Jonny Gray, 4 Greg Peterson, 3 Siua Halanukonuka, 2 Pat MacArthur, 1 Alex Allan.
A disposizione: 16 James Malcolm, 17 Oli Kebble, 18 D’Arcy Rae, 19 Kiran McDonald, 20 Adam Ashe, 21 Henry Pyrgos, 22 Peter Horne, 23 Brandon Thomson.
Mete: Fagerson (7′), Jones Lee (20′, 54′), meta tecnica (29′), Horne (40’+1), Grigg (63′)
Conversioni: Russell (8′, 21′, 55′, 63′)
Punizioni:
Francesco Rasero
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