Il tallonatore azzurro, che militava al Mogliano, ha deciso di congedarsi dal campo. Ma non esclude in futuro in altre vesti ovali
C’era anche lui nell’elenco di giocatori che hanno deciso di lasciare il Mogliano in questi giorni, eppure Davide Giazzon non andrà come altri a giocare da altrove, bensì ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua attività commerciale extrarugbystica: quella del negozio di pesca.
Il numero 2, che ha iniziato e concluso la sua carriera proprio nella club della cittadina veneta, dopo le esperienze con Aironi (2 caps), Zebre (31), Benetton Treviso (48) e soprattutto nelle fila della nazionale azzurra, con la quale vanta 29 presenze, di cui tre caps iridati alla World Cup 2015, ha così deciso: “Ho tramutato una passione in un lavoro – spiega dalle pagine della Nuova Venezia – papà me l’ha trasmessa: era garista della pesca sportiva. L’ho scoperta da piccolo però dedicandomi al rugby, non riuscivo a tenerla viva.
L’attività in proprio mi impegna nel weekend, non riuscivo più a stare dietro al rugby”.
Quanto al mondo ovale invece, Giazzon non chiude la porta ad un suo ritorno in altro ruolo sul campo: “Nella mia vita il rugby ci sarà sempre. Di sicuro andrò a vedere le partite, resterò comunque nell’ambiente. Ho un figlio di sette mesi e magari in futuro lo indirizzerò alla palla ovale.
Ho già il patentino di secondo livello per allenare e un domani non escludo di rientrare con questo ruolo. Ora però penso solo al negozio e a fare il papà”.
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