In Veneto arriva Bath, a cui serve una vittoria per sperare. Dall’altra dei Leoni in cerca di gloria
Quando Pascal Gauzere fischierà l’avvio del match fra Benetton Treviso e Bath Rugby oggi alle 18:30, saranno rimasti soltanto ottanta minuti per entrambe le squadre per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Da una parte gli ospiti: Bath è aggrappato ad una disperata speranza di accesso alla fase a eliminazione diretta, raggiungibile come migliore seconda se riuscirà per prima cosa ad agguantare cinque punti dallo scontro di Monigo, sperando poi in una sconfitta degli Scarlets in casa contro Tolone senza bonus.
Bath infatti occupa la terza piazza nel girone con 13 punti contro i 17 degli Scarlets. Se le due squadre si trovassero appaiate a 18 (vittoria Bath di cinque e sconfitta con bonus per la squadra di Llanelli) gli Scarlets si troverebbero in vantaggio nella mini-classifica degli scontri diretti.
Infine, i 18 punti che Bath potrebbe raggiungere non sono una sicurezza di riuscire a centrare uno dei tre posti a disposizione nei quarti di finale per le migliori seconde.
Intanto però c’è da superare il primo ostacolo, rappresentato dalla formazione biancoverde, che attende gli inglesi fra le mura amiche di Monigo. Per affrontarlo, la formazione ha perso il contributo di Rhys Priestland. Il numero 10 gallese avrebbe dovuto raggiungere la nazionale per essere di supporto ai compagni in vista dell’esordio al Sei Nazioni e successivamente diventare parte attiva della rosa agli ordini di Gatland, ma l’infortunio che lo ha fermato sembra essere più grave del previsto e lo terrà fuori per gran parte del torneo.
Il numero 10 titolare sarà quindi Freddie Burns, che condividerà con il samoano Kahn Fotuali’i le responsabilità di regia. Bath schiera però tutti e cinque i suoi internazionali inglesi, freschi di convocazione da parte di Eddie Jones: il tallonatore Tom Dunn, miglior placcatore della Champions Cup fino ad adesso (99 in 5 partite), Sam Underhill e Zach Mercer in terza linea, Anthony Watson e Jonathan Joseph fra i trequarti.
Altro infortunio pesante in casa Bath è quello di Beno Obano, una delle sorprese della stagione e che avrebbe probabilmente ottenuto la convocazione di Jones se disponibile. Al suo posto, con la maglia numero uno, giocherà nientemeno che Lucas Noguera Paz, 43 caps con l’Argentina.
Treviso da par suo gode del favore di giocare in casa. In questa stagione non è stato facile per nessuno andare a Monigo. Inoltre, la squadra veneta ha dalla sua la possibilità di giocare con la mente sgombra e al contempo la voglia di ottenere quel risultato che, spesso, è stato mancato davvero per poco.
Kieran Crowley ha scelto un pacchetto di mischia dove, alla solidità fisica delle seconde e terze linee, affianca una prima linea che ha bisogno di fare esperienza per tornare utile nel proseguo della stagione, specie adesso che sta arrivando il Sei Nazioni. Il coach ha quindi scelto di accordare minutaggio ulteriore al trio Quaglio-Baravalle-Riccioni, con il pilone destro di nuovo titolare.
Il pack è completato dall’esperienza di Budd e Barbieri, la fisicità di Douglas e Herbst e la freschezza di Negri. In cabina di regia la coppia formata da Gori e Allan cerca un’affermazione anche in chiave azzurra. Sui trequarti Crowley ha privilegiato ancora la fisicità: Sgarbi e Morisi i centri, Benvenuti e Ioane le ali. Ad estremo Ian McKinley.
Come all’andata, dove Treviso ben figurò al Recreation Ground, la chiave sarà una difesa efficace e soffocante. Bath è una squadra molto dinamica, che muove bene il pallone, ma che può essere messa in difficoltà nei punti di incontro e nelle fasi statiche.
Certo, se come contro Tolone i Leoni dovessero difendere costantemente sarebbero costretti a capitolare. Da questo punto di vista la contesa del pallone nel breakdown senza per questo impegnarvi troppi uomini sarà di capitale importanza per recuperare qualche pallone. Infine, neanche a dirlo, serve capitalizzare ogni possibile occasione.
Benetton Treviso: 15 Ian McKinley, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Luca Morisi, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Robert Barbieri, 7 Sebastian Negri, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (C), 4 Irné Herbst, 3 Marco Riccioni, 2 Tomas Baravalle, 1 Nicola Quaglio.
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Alberto De Marchi, 18 Simone Ferrari, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Zanni, 21 Abraham Steyn, 22 Giorgio Bronzini, 23 Luca Sperandio
Bath Rugby: 15 Anthony Watson, 14 Matt Banahan, 13 Jonathan Joseph, 12 Ben Tapuai, 11 Aled Brew, 10 Freddie Burns, 9 Kahn Fotuali’i, 8 Zach Mercer, 7 Sam Underhill, 6 Matt Garvey (c), 5 Elliott Stooke, 4 James Phillips, 3 Henry Thomas, 2 Tom Dunn, 1 Lucas Noguera
A disposizione: 16 Michael van Vuuren, 17 Nick Auterac, 18 Max Lahiff, 19 Luke Charteris, 20 Paul Grant, 21 Darren Allinson, 22 Josh Lewis, 23 James Wilson
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