I dubliners protagonista di un’esaltante fase a gironi. Delusione per l’Ulster
DUBLINO – Apertura d’obbligo per Leinster. La squadra di Dublino ha fatto un girone di Champions Cup impressionante, con sei vittorie su sei partite. Non accadeva dal 2005, quando in panchina c’era Michael Cheika. Il trionfo nel girone che proietta Leinster al numero uno della griglia dei play-off è figlio soprattutto della grandissima abbondanza di giocatori a disposizione della coppia Cullen-Lancaster. James Ryan e Jordan Larmour erano due giovani semisconosciuti mentre Sean O’Brien segnava la meta dell’anno con la maglia dei Lions in Nuova Zelanda; oggi sono due pilastri.
Basti pensare che Larmour nella sfida dello scorso fine settimana a Montpellier è stato spostato all’ala, dove ha dimostrato affidabilità difensiva contro un avversario non certo facile come Nadolo. C’è da scommettere che Leo Cullen non sarà felicissimo dell’avversario uscito dalla griglia dei playoff: se arrivi primo non ti aspetti che ottava sia la squadra che ha vinto le ultime due edizioni della manifestazione, ovvero i Saracens.
Munster, ostacoli francesi
Come dodici mesi fa, l’altra squadra irlandese ad approdare ai quarti di finale europei è Munster. Dodici mesi fa, la Red Army si era guadagnata anche il diritto a una semifinale In casa, che poi avrebbe perso proprio contro gli inglesi sopraccitati. Quest’anno, invece, Peter O’Mahony e compagni sono attesi probabilmente da una semifinale in trasferta contro i francesi di Clermont, che è già stato fatale a Leinster un anno fa. Prima, però, si affideranno alla magia di Thomond Park per battere Tolone. In ogni caso, anche la squadra di Limerick può essere soddisfatta del proprio girone, caratterizzato da un rischioso cambio di allenatore in corsa con van Graan al posto del connazionale Erasmus.
Ulster, c’eri quasi
Un’altra delusione ha invece caratterizzato la campagna europea di Ulster. Stavolta la squadra di Belfast ci è andata molto vicina, arrivando in testa alla Pool quando mancava solo una partita. La trasferta nel fango della Ricoh Arena però è stata fatale a Rory Best e compagni, travolti dagli Wasps e superati anche da La Rochelle che ha passato il girone come prima. L’esplosione di Jakob Stockdale non è stata sufficiente a garantire un posto nelle prime otto d’Europa. Adesso tutto il gruppo dovrà ripartire dalle ottime prestazioni effettuate (per esempio quella in casa contro La Rochelle alla quinta giornata) e gettarsi con tutta la propria energia nel Pro14, anche se i nordirlandesi non potranno contare più su Cristian Lealiifano, di ritorno in Australia.
di Damiano Vezzosi
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