Lo ha fatto capire il CT Conor O’Shea, durante la presentazione del torneo a Londra
LONDRA – A margine della presentazione ufficiale del Sei Nazioni 2018, tenutasi nella capitale inglese, il CT della Nazionale Conor O’Shea ha offerto un’importante spunto di riflessione sul futuro della partecipazione italiana al Pro14. Parlando del percorso intrapreso dal movimento nostrano, con i miglioramenti del Benetton Treviso e delle Zebre sotto gli occhi di tutti (comprese le altre Union), l’allenatore irlandese ha così risposto ad una domanda di On Rugby su come si debba far passare il messaggio di un’Italia più pronta e in crescita rispetto alle stagioni scorse: “Irlandesi, gallesi e scozzesi, otto mesi fa, con Unions e Pro14 hanno analizzato quanto stavamo facendo e ci hanno fatto notare che non stavamo facendo le cose giuste”. Dopo dei mesi molto più incoraggianti sul campo, le cose sembrano essere cambiate in vista dei prossimi anni: “Non c’è stata ancora la firma, ma c’è un accordo per un impegno sul lungo periodo con le nostre due franchigie (quello attuale scade nel 2020, ndr)”.
“Io posso dire che farò tutto quello che posso per aiutare il rugby italiano a migliorarsi – ha continuato O’Shea – poi chi verrà dopo di me potrà continuare su questa strada, ma stiamo facendo quello che dobbiamo per centrare i nostri obiettivi.”
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