Sei Nazioni 2018: il processo a Paddy Jackson agita la vigilia dell’Irlanda

Best si è rifiutato di spiegare la propria presenza di mercoledì per l’udienza a Belfast. No comment anche da Schmidt

ph. Sebastiano Pessina

DUBLINO – Il processo a Paddy Jackson ha agitato la vigilia del debutto dell’Irlanda a Parigi. Come forse non tutti sanno, il mediano di apertura di Ulster è sotto processo a Belfast insieme al compagno di squadra Stuart Olding con l’accusa di stupro per un episodio avvenuto il 28 giugno 2016. Una ragazza sostiene di essere stata violentata quel giorno dai due giocatori nella casa di Jackson.

Il caso, che proprio in settimana è entrato in una fase decisiva con la testimonianza in aula della presunta vittima, di per sé sarebbe estraneo alla preparazione della nazionale. Né Jackson né Olding infatti sono stati convocati in nazionale. Jackson, in particolare, è fuori dalla nazionale in pratica dall’inizio di questa vicenda.

Tuttavia nel corso della settimana è successo qualcosa di imprevisto. Mercoledì i giocatori irlandesi avevano un giorno libero, alla vigilia della partenza per Parigi. In mattinata, Rory Best, Iain Henderson e Craig Gilroy sono stati fotografati all’esterno del tribunale di Belfast. Non ci sarebbe da stupirsi neanche della loro presenza in quel luogo. Olding e Jackson sono loro compagni di squadra e il fatto che abbiano voluto portare la loro solidarietà in un momento così importante del processo non è strana.
Il pasticcio si è verificato ieri, venerdì 2 febbraio, al termine del Captain’s Run allo Stade de France. Rory Best è il capitano della nazionale irlandese ma si è rifiutato di rispondere alle domande sull’episodio di mercoledì. Un secco no comment è stata la risposta alla domanda di un giornalista che voleva sapere perché fosse andato a Belfast e se la sua presenza fosse stata annunciata all’allenatore. A quel punto il capo ufficio stampa della nazionale ha interrotto la conferenza stampa per dire che il giocatore non avrebbe risposto più a nessun’altra domanda sul processo. “No comment” era stata anche la risposta dell’allenatore Joe Schmidt quando, il giorno precedente, gli era stato chiesto se avesse autorizzato i giocatori ad andare a Belfast.

Un silenzio che, inevitabilmente, ha alimentato le speculazioni e una vera tempesta sui social.

Anche se l’Irlanda è abituata a vigilie cariche di tensione, ma questo episodio non è certo il modo migliore di avvicinarsi al delicato debutto nel Sei Nazioni contro la Francia.

di Damiano Vezzosi

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