Quanto erano reali le concussion dei giocatori della Francia?

Jalibert e soprattutto Dupont sono stati sostituiti ufficialmente per concussion, ma World Rugby vuole vederci chiaro

francia

ph. Reuters

L’infortunio occorso a Antoine Dupont durante Francia-Irlanda di sabato ha inevitabilmente sollevato diverse polemiche. Al 76′ della partita, con i Bleus in vantaggio 13-12, il mediano di mischia transalpino è rimasto a terra e, dalle immagini, appariva dolorante al ginocchio messo male nel momento di andare a contatto con il difensore avversario. Nigel Owens ha fermato il gioco per salvaguardare l’incolumità del francese, richiamando in campo lo staff medico.

Dopo un rapido consulto, Owens fa capire che si tratta di un colpo di testa, ragion per cui Dupont ha potuto essere sostituito nuovamente da Maxime Machenaud, che aveva iniziato la partita da titolare. La situazione, tuttavia, è apparsa da subito molto controversa, in quanto i due membri dello staff transalpino si sono interessati esclusivamente del ginocchio di Dupont, tant’è che il 21enne ha riportato la rottura dei legamenti crociati anteriori dell’articolazione (stagione finita).

Nei successivi replay dalle telecamere opposte, inoltre, si può cogliere anche l’attimo in cui Dupont avverte il dolore per il movimento innaturale del ginocchio, in seguito a uno step back verso sinistra. Né nel contatto con Murray né nel ricadere a terra si notano colpi significativi alla testa che facciano pensare a una concussion.

L’episodio non è sfuggito all’occhio del board del Sei Nazioni, che ha avviato un’inchiesta per capire se ci siano stati effettivamente delle manipolazioni nel protocollo HIA (Head Injury Assessment) riservato ai giocatori che potrebbero aver subito una commozione cerebrale (lo stesso Owens, in campo, non è sembrato del tutto convinto, tanto da far entrare il quarto ufficiale in campo per maggiori spiegazioni).

Interrogato sull’episodio in conferenza stampa, l’allenatore della Francia Jacques Brunel ha detto che è stato il medico indipendente presente allo stadio a decidere (senza scendere in campo) che fosse neccessario l’HIA. “Non è stata una nostra decisione – ha dichiarato Brunel – Entrambi i giocatori hanno riportato infortuni al ginocchio, ma il dottore ha deciso per l’apertura del protocollo per la concussion”.

Entrambi, sì. Perché quello di Dupont, seppur più grave perché ha permesso alla Francia di ritornare in 15, non è stato l’unico caso di applicazione sospetta di tali procedure. Già nel primo tempo, Mathieu Jalibert era uscito dal campo per l’Head Injury Assessment, quando sembrava ancor più palese che la causa fosse il duro impatto ginocchio contro ginocchio con Bundee Aki (e anche lui ha riportato un infortunio coerente al colpo subito). Essendo accaduto alla mezzora, con tutte le sostituzioni ancora a disposizione, è passato quasi nell’ombra, ma non per i vertici di World Rugby, che vorrà chiarire la questione ed evitare che qualcuno possa abusare del sistema implementato per le concussion.

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