Per i Leoni coperta corta in prima linea e sulla trequarti. Due trasferte in sei giorni per i bianconeri in Irlanda
Benetton Treviso e Zebre si erano lasciate lo scorso 20 gennaio con due risultati opposti: i Leoni avevano ceduto contro Bath per 28-47 a Monigo, in una partita di alti e bassi soprattutto per concentrazione e continuità di gioco, mentre i bianconeri avevano regolato un po’ a fatica l’Agen al Lanfranchi mettendo in mostra il consueto attacco brillante ma anche banali distrazioni. Nel Pro14, invece, la situazione è diametralmente opposta, visto che i biancoverdi arrivano da tre successi consecutivi e i ducali da tre rovesci di fila, con i derby nel mezzo vinti entrambi dalla squadra veneta.
Gli ultimi confronti delle due franchigie nella lega celtica possono essere interpretate come un breve riassunto della stagione. Contro i Cheetahs, il Benetton ha dato prova di saper azzannare le partite quando necessario e di essere una squadra difficile da battere perlomeno in campionato, ma anche di essere in grado di staccare la spina in determinati momenti del match. Per le Zebre, la partita giocata contro i Warriors non è stata poi molto diversa da quella succitata contro Agen: attacco armonico e dinamico, ma difesa poco attenta e non sempre abile ad adattarsi all’avversario. Con queste premesse, ma con rose molto più ridotte per i tanti giocatori impegnati in Nazionale, le due squadre si presentano alla ripresa del campionato prevista per il prossimo weekend con la quattordicesima giornata.
Qui Benetton
Il quarto confronto stagionale con gli Scarlets apre una serie di partite fondamentali per il Benetton nella sua rincorsa a Edimburgo e al quarto posto nella Conference, che gli permetterebbe di giocarsi lo spareggio per un posto nella prossima Champions Cup. Dopo la sfida con i gallesi, nel periodo del Sei Nazioni il Treviso affronterà nell’ordine i Dragons (fuori), Connacht e i Cardiff Blues (fuori).
Tutte e quattro le sfide sembrano essere alla portata del Benetton, a partire da quella di domenica pomeriggio contro degli Scarlets decimati da infortuni e Sei Nazioni: in dodici sono agli ordini di Warren Gatland (più John Barclay per la Scozia), mentre Jake Ball e Jonathan Davies resteranno fuori ancora a lungo. A Wayne Pivac uomini e soluzioni non mancano (il neozelandese potrà contare anche su James Davies, rilasciato alla regione), ma per Treviso qualche spiraglio rimane comunque aperto.
Anche Kieran Crowley, naturalmente, avrà i suoi bei grattacapi per assemblare una lista gara di livello adeguato per tentare il quarto successso consecutivo nel Pro14. Senza quindici azzurri, dall’infermeria rientrerà Cherif Traorè (ma non Zani), il che rappresenta un sospiro di sollievo per lo staff vista le assenze di Quaglio, Pasquali, Ferrari e Riccioni. Tra i piloni arruolabili, oltre al già citato Traorè, resterebbero soltanto De Marchi, Filippetto e Zanusso, e chissà che quest’ultimo non possa rivedere il campo domenica dopo il lungo periodo ai box.
Coperta corta anche tra i trequarti con gli infortuni a Brex e Esposito: un reparto contato, con sei nomi (Sgarbi, Morisi, Iannone – visto nel finale contro Bath -, Sperandio, Ioane e A. Bronzini) per sei posti, se si considera anche l’eventuale riserva in panchina.
Qui Zebre
La difficile trasferta contro Munster sarà la prima del tour de force irlandese a cui sono attese le Zebre, che in sei giorni faranno la spola tra Parma e l’isola di smeraldo due volte per affrontare poi Connacht, in un altro campo storicamente ostico come lo Sportsground. Tra fine febbraio e inizio marzo le due partite consecutive al Lanfranchi contro Cardiff e Ospreys potrebbero invece risultare più abbordabili per i bianconeri, che al solito dovranno fare i conti con una rosa qualitativamente corta.
Dall’altra parte, la Red Army di Johann van Graan si avvicina alla sfida consapevole di avere il materiale umano sufficiente per coprire i buchi lasciati dalle convocazioni di Schmidt (in dieci con l’Irlanda) e dagli infortuni (saranno fuori Andrew Conway, Niall Scannell e Tommy O’Donnell, più Tyler Bleyendaal fermo da ottobre). Contro i bianconeri, invece, potrebbe essere il giorno dell’esordio in maglia rossa per Gerbrandt Grobler, seconda linea sudafricano sospeso per doping ai tempi del Racing 92.
Michael Bradley, dal canto suo, dovrà fare a meno di nove azzurri, ma tutti dal grande peso specifico nello scacchiere tattico dell’irlandese. La buona notizia è che Conor O’Shea ha rilasciato ben quattro giocatori zebrati (Biagi, Bisegni, Giammarioli e Padovani) che presumibilmente verranno schierati dal primo minuto a Thomond Park. I problemi maggiori. I problemi maggiori si presenteranno in prima linea e per lo spot di mediano d’apertura, non tanto per la quantità delle opzioni bensì per l’affidabilità che possono garantire sugli ottanta minuti.
Sulla trequarti, la situazione dal punto di vista numerico è migliore rispetto al match di andata contro Munster, giocato anch’esso all’interno di una finestra internazionale e per il quale Bradley dovette schierare dal primo minuto Pierre Bruno e Giovanni D’Onofrio. I permit player non dovrebbero mancare nemmeno per il viaggio in Irlanda (Bradley è andato anche a Calvisano sabato), ma vista anche l’infermeria pressoché vuota lo staff tecnico potrebbe farvi meno ricorso rispetto a tre mesi fa.
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