Sei Nazioni 2018: per Tommaso Boni è “un’Italia più confidente”

Il centro delle Zebre torna sulla partita contro l’Inghilterra e sull’azione della meta annullata

ph. Sebastiano Pessina

Tommaso Boni è stato senz’altro uno dei giocatori azzurri più in vista, nel bene e nel male, nell’esordio dell’Italia contro l’Inghilterra all’Olimpico. Molto bene in attacco, da rivedere in difesa, che è anche un po’ la sintesi di molte partite giocate in stagione dalle Zebre. Del resto, la linea di trequarti dell’Italrugby è quasi interamente bianconera, con l’unica eccezione rappresentata da Tommaso Benvenuti. Pregi e difetti della franchigia ducale si sono in parte riflettuti sulla prestazione del reparto e dello stesso Boni, che alla Gazzetta di Parma si sofferma soprattutto sui progressi compiuti palla in mano.

“Anche Mike Catt ha sottolineato che il lavoro che facciamo nei rispettivi club lo si vede qui in Nazionale, e che abbiamo più confidenza rispetto al giugno scorso – ha dichiarato il veneto – Ed è stata dura: non è facile resistere per ottanta minuti a una squadra che gioca con quel ritmo accelerando nel finale, però siamo cresciuti”.

Sulla meta annullatagli per l’in avanti di Allan, Boni si rammarica per l’episodio: “Purtroppo c’è stata un’incomprensione a tre, tra Sergio, Tommy e me. Ero dubbioso quando ho schiacciato, poi rientrando ho pensato che magari nessuno aveva visto e invece”.

Dai Test Match dello scorso giugno, Boni è sempre partito titolare nell’Italia di Conor O’Shea in sette partite su sette, giocando ottanta minuti in tutte le occasioni ad eccezione della sfida contro le Fiji di un anno fa, in cui fu sostituito al 70′. I 24enne, con ogni probabilità, sarà titolare anche per la seconda giornata del Sei Nazioni contro l’Irlanda; la formazione verrà annunciata alle 14 dallo staff tecnico.

– Leggi anche: Irlanda, possibile debutto per Larmour contro l’Italia

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