Il CT non vuole pacche sulle spalle. Il capitano: “Non siamo riusciti a reagire”
Al termine di Irlanda-Italia, seconda giornata del Sei Nazioni 2018, hanno parlato ai microfoni di DMAX il CT Conor O’Shea, capitan Sergio Parisse e Alessandro Zanni, che hanno analizzato a caldo la sconfitta azzurra per 56-19 a Dublino.
Conor O’Shea: “Era una partita molto dfficile per noi, nel primo tempo non abbiamo avuto la palla. Loro ce l’hanno avuta sempre, nel secondo tempo è stato un po’ differente con più possesso. Sono una squadra migliore di noi, lo sappiamo. Speriamo di non avere troppi infortunati. Non siamo qui per ricevere pacche sulle spalle. Per noi è solo l’inizio del nostro lavoro. Come sempre è difficile al momento, la differenza la vedono tutti”.
Sergio Parisse: “Non mi aspettavo un risultato così sinceramente. quando si concedono venti minuti, ti ritrovi 28-0 e loro giocano senza pressione diventa dura. Il nostro approccio? L’aspetto mentale è fondamentale, non siamo riusciti a reagire subito dopo le due mete”.
Il capitano poi continua: “L’Irlanda ha giocato un ottimo rugby, nel secondo tempo abbiamo avuto più possesso e segnato qualche marcatura, ma non può essere abbastanza. In queste settimane recupereremo e ci prepararemo alla Francia. Noi come Italia siamo lontani dal livello di Inghilterra e Irlanda, è inutile nasconderlo. Non dobbiamo concedere tanti punti all’inizio, altrimenti queste squadre continuerebbero a crescere e a giocare senza pressione. Non possiamo permetterci di iniziare le partite in questo modo”.
Alessandro Zanni: “Anche oggi abbiamo avuto la riprova che bisogna giocare in maniera consistente per ottanta minuti. In difesa non lo siamo stati, abbiamo subito i loro impatti. Quando abbiamo la palla in mano riusciamo anche a giocare, ma bisogna partire da dietro e giocare meglio in difesa. Ci hanno messo subito sotto pressione, spostando la palla velocemente; noi gli abbiamo concesso troppi spazi, mentre loro hanno giocatori capaci di fare la differenza. Dobbiamo migliorare l’attitudine difensiva”.
Qualcosa da salvare? “Quando abbiamo la palla riusciamo a creare gioco nella metà campo avversaria, ma non possiamo farlo quando siamo sotto nel punteggio di 20-25 punti. Dobbiamo farlo dall’inizio”.
In conferenza stampa, Conor O’Shea è tornato sulla strategia utilizzata dall’Italia. “Abbiamo calciato meno perché loro volevano tenere la palla. Sanno che stiamo bene fisicamente e non volevano sfidarci in quel senso. Lo abbiamo dimostrato nel secondo tempo, avendo la palla e dimostrando di fare buone cose in attacco”
Sulle mete regalate per decisioni affrettate. “Dopo è facile capire che si è sbagliato”. Una partita costellata anche da tanti errori individuali: “Dobbiamo fare meglio le cose che possiamo controllare. Dobbiamo star bene fisicamente, ma anche mentalmente e come intensità. Questo ci manca”.
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