In casa transalpina è arrivata la risposta alle presunte concussion, mentre sulla questione scozzese è intervenuta la Federazione
È una Francia nel segno del due quella che ha cominciato il Sei Nazioni 2018:
- 2 sconfitte in 2 partite;
- 2 punti di bonus difensivo raccolti;
- 2 casi da risolvere fuori dal campo.
Ed è proprio su questo ultimo punto che tra media locali e Federazione Francese, Oltralpe v’è il maggior fermento.
Il Board e la Commissione Medica del Sei Nazioni infatti si sono espressi sul caso “presunte concussion” della partita d’esordio contro l’Irlanda a Parigi, di dieci giorni fa circa comunicando che, dopo un’attenta revisione, gli infortuni occorsi a Jalibert e Dupont non fossero “stati creati” dallo staff medico di Brunel per trarne un vantaggio ma che il protocollo relativo agli infortuni alla zona della testa fosse stato applicato direttamente dal medico indipendente previsto dall’organizzazione del torneo stesso. In ogni caso, gli organi decisionali in questione si sono espressi richiedendo maggiore attenzione in futuro per evitare che si possano ripetere casi dubbi come questo.
Sulle vicende di Edimburgo invece, la Federazione Francese è intervenuta con un duro comunicato dove si esprime appoggio incondizionato per le decisioni prese da Jacques Brunel – facendo capire che un forte danno di immagine è stato recato a tutto il movimento transalpino – ed ufficializzando l’apertura di un’indagine interna, condotta dal Segretario Generale della FFR Christian Dullin, al fine di risolvere la questione con la possibilità di infliggere sanzioni personalizzate ai responsabili della pessima condotta.
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