Nessuna vittoria azzurra a Parigi, anche se non sono mancate buone prestazioni. Chissà che a Marsiglia non si spezzi il tabù
Nei corsi e ricorsi storici dei precedenti tra Francia e Italia, nel Sei Nazioni, sta per arrivare un inedito assoluto: quello della prima sfida a Marsiglia.
Si, perchè contro i Bleus gli azzurri nel torneo più antico e prestigioso dell’Emisfero Nord hanno sempre giocato in quel di Parigi non riuscendo mai a portare via lo scalpo dei rivali. Andiamo a vedere come si sono concluse le ultime sfide giocate.
Francia 23-21 Italia (06/02/2016)
Lo Stade de France riapre dopo gli attentati del novembre 2015 e Parisse e soci vanno vicinissimi al colpaccio, grazie ad un Carlo Canna ispiratissimo. L’apertura infatti segna in tutti i modi possibili: meta, conversione, punizione e drop. Nel finale, dopo le mete casalinghe di Vakatawa, Chouly e Bonneval, a cui risposero proprio il capitano tricolore e l’apertura campana, ci si gioca il match punto a punto e a decidere la contesa è un piazzato di Plisson.
Francia 30-10 Italia (09/02/2014)
Nella capitale d’Oltralpe, si gioca di domenica. Il primo tempo è molto bloccato e si conclude sul 9-3, per effetto dei tre piazzati di Doussain a cui risponde solo parzialmente Allan. Nella ripresa però, i galletti prendono il sopravvento e con le mete di Picamoles, Fofana e Bonneval fanno loro la partita. Per gli azzurri non c’è nulla da fare. Tommaso Iannone marca pesante a quattro minuti dalla fine, ma ormai è troppo tardi.
Francia 30-12 Italia (04/02/2012)
E’ la prima partita di Jacques Brunel sulla panchina dell’Italia, dopo la RWC 2011. Gli azzurri reggono per una mezz’ora abbondante, poi soccombono sotto i colpi degli allora vicecampioni del mondo. Mazieu, Clerc e Fofana fanno eco alla meta in apertura di Rougerie, mentre nella selezione italica i punti arrivano tutti dal piede di Burton e da una trasformazione di Botes.
Francia 46-20 Italia (14/03/2010)
Contesa domenicale che i padroni di casa indirizzano da subito e poi gestiscono nel corso dei restanti ottanta minuti. Mete transalpine di Harinordoquy, Marty (2), Andreu, Jauzion e Lapandry a cui gli italiani rispondono in piccola parte nel finale con del Fava e Canavosio, che rendono meno amaro il risultato.
Michele Cassano
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