Sei Nazioni 2018: alla Francia basta poco, l’Italia cade 34-17 a Marsiglia

Azzurri carenti nell’uno contro uno e nella disciplina offensiva: dei disordinati Bleus prendono il largo nella ripresa

italia

ph. Reuters

I primi minuti di possesso italiano sono scanditi dalle cariche di Negri e Zanni, ma appena gli Azzurri provano ad esplorare Bastareaud presenta il suo biglietto da visita nel breakdown e strappa la prima penalità agli ospiti. La Francia può dunque installarsi subito nei 22 italiani, dove tra placcaggi sbagliati (Bellini su Camara) e indisciplina in maul i transalpini si procurano la prima ghiotta occasione del match al 6′, sfruttata da Gabrillagues con un pick&go vicino al raggruppamento che coglie impreparate le guardie.

La reazione azzurra è immediata. La prima touche nella metà campo transalpina viene vanificata da un offload non andato a buon fine, ma dopo una punizione concessa dai francesi l’Italia ha un’altra opportunità importante e non se la lascia sfuggire: Mbandà non riesce a schiacciare direttamente dalla rolling maul impostata dal pack, ma il TMO poi assegna direttamente una meta tecnica per l’indisciplina avversaria.

La Francia impiega ben poco per tornare a bussare forte all’interno dei 22 azzurri, facendo sentire tutta la propria fisicità che la difesa italiana fa fatica a contenere. La difesa arretra palesemente ad ogni carica degli uomini in maglia bianca, che arrivano sui 5 metri due volte nel giro di pochi minuti, ma in qualche modo gli Azzurri si salvano in entrambe le occasioni (prima per demeriti francesi, poi per un buon recupero italiano) e con parecchio affanno tornano ad avere possesso e territorio in fase offensiva.

Anche con il momentum favorevole però un paio di errori banali (in avanti di Zanni prima, touche persa poi) non consentono agli Azzurri di dare continuità alla manovra, e i Bleus si riprendono campo e pallone. E al 27′ è ancora trincea italiana sui propri 5 metri, dopo una penaltouche concessa su un contrattacco troppo azzardato: Parisse&co. ancora una volta non lasciano spazio, ma devono concedere i tre punti dalla piazzola a Machenaud per il 8-7.

Allan rinvia direttamente fuori sul restart, offrendo alla Francia una piattaforma troppo interessante per non essere sfruttata con la mischia a metà campo. E i Bleus infatti hanno di nuovo vita facile nell’arrivare per la quarta volta sui 5 metri, perché gli Azzrrui non sanno trovare una soluzione alla straripante superiorità nel corpo a corpo dei francesi. In trincea l’Italia si tira ancora fuori dai guai, anche perché nemmeno i transalpini hanno la lucidità necessaria per marcare, con Bastareaud che perde il pallone a contatto e Bellini che può annullare.

I problemi per l’Italia però continuano anche in fase offensiva, con pulizie difficoltose sui punti d’incontro e un Allan poco ispirato; le solite cariche importanti di Negri e le brillanti intuizioni di Minozzi non bastano per creare l’avanzamento necessario e i turnover sono sempre dietro l’angolo. L’ennesimo arriva al 39′, con Fall che guadagna una punizione non permettendo a Allan di rilasciare il pallone: Machenaud porta i suoi sul 11-7 con cui si chiude un primo tempo di grande sofferenza.


La ripresa inizia con una touche rubata dagli Azzurri, ma su una controruck i francesi recuperano palla e sciupano un incredibile quattro contro uno con il passaggio di Beauxis sporcato da Benvenuti, su cui poi i Bleus commettono in avanti. Gli Azzurri faticano ad uscire in maniera ottimale, ma anche i francesi dimostrano di non avere grandi idee; l’indisciplina italiana consente comunque a Machenaud di allungare sul 14-7 dalla piazzola.

La partita resta caratterizzata dai tanti errori da una parte e dall’altra, come la touche persa dagli Azzurri (rubata da Camara) sui 5 metri transalpini e le exit strategy poco lucide dei padroni di casa, che a questo aggiungono anche alcuni penalty gratuiti concessi: Allan al 51′ può accorciare sul 14-10.

È una gara a chi sbaglia di più in questo frangente: i calci dalla base corti (un grosso punto interrogativo per Violi e Gori) e gli in avanti di Bastareaud e Zanni denotano la poca tranquillità di entrambe le squadre. Anche dopo un gran break di 30 metri da parte di Negri, che sposta l’azione sui 22 francesi, gli Azzurri sprecano tutto per delle scelte troppo avventate finendo nella rete francese e nei tentacoli di un puntuale Lauret.

Al 59′ la partita però vive il suo momento di rottura: Bastareaud, sempre devastante palla in mano, crea superiorità al largo con un grande offload, Bonneval e Grosso rifiniscono l’azione e l’estremo del Tolone va in meta per il 21-10. Un altro grillotalpa francese, poco dopo, suggella il momento di grande difficoltà azzurro, mentre al 66′ Machenaud allunga sul 24-10 dopo l’undicesimo fallo azzurro.

L’Italia non vede più palla dal 56′ circa e continua a concedere falli in difesa, ma i francesi aumentano soltanto il divario (27-10 al 71′) senza puntare per il momento al bonus offensivo. Poco più tardi arriva comunque la terza meta con Bastareaud, che corona una partita impressionante con la seconda meta personale con la maglia della Nazionale, nata da un contrattacco di Tauleigne dalla profondità.

I transalpini vanno vicino alla meta del bonus, ma al 79′ invece sono gli Azzurri a marcare con il solito inozzi. Il break in mezzo al campo è di Hayward, che gioca per Gori all’interno; l’offload del mediano di mischia è sporcato dal ritorno di un francese, ma il pallone arriva comunque all’estremo delle Zebre che segna il 34-17. L’ultimo pallone è della Francia, in superiorità numerica per il giallo a Bigi, ma il punteggio non si muove.

L’Italia esce dal Vélodrome con ben poco da salvare, dopo una partita di grande sofferenza nell’uno contro uno in difesa e nell’imbastire multi fase offensivi in grado di impegnare seriamente la difesa francese. I Bleus confermano di essere la seconda squadra più debole del Sei Nazioni, ma è sufficiente la maggiore potenza fisica di Bastareaud e del pacchetto di mischia per avere ragione alla lunga degli Azzurri. Per Jacques Brunel è la prima vittoria da CT francese, mentre per l’Italia è la 15esima sconfitta di fila nel Torneo.

– Leggi anche: le dichiarazioni nel post partita di Gavazzi, Parisse, O’Shea e Castello

Francia: 15 Hugo Bonneval, 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso, 10 Lionel Beauxis, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado, 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 François Trinh-Duc, 23 Gaël Fickou

Marcatori Francia

Mete: Gabrillagues (6), Bonneval (60), Bastareaud
Conversioni: Machenaud (60), François Trinh-Duc (73)
Punizioni: Machenaud (27, 39, 66, 71)

Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Maxime Mbanda, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Nicola Quaglio, 18 Tiziano Pasquali 19 George Biagi, 20 Federico Ruzza, 21 Edoardo Gori, 22 Carlo Canna, 23 Jayden Hayward

Marcatori Italia

Mete: tecnica (10), Minozzi (79)
Conversioni: Canna (79)
Punizioni: Allan (51)

Daniele Pansardi

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