Sei Nazioni 2018: spettacolo a Dublino, Irlanda-Galles 37-27

I Verdi mostrano maturità e freddezza, superano molti momenti bui e piegano i Dragoni restando in corsa per il Grande Slam

ph. Reuters

DUBLINO  Pronti via e il Galles va in piazzola per un fuorigioco di Aki su calcio di spostamento laterale. Halfpenny mette fra i pali da oltre 40 metri molto decentrato. Subito dopo Sexton manda sul palo da 35 metri centrali il calcio del possibile pareggio. Un errore non da lui. La palla resta lì, nuovo fallo, mischia vinta e due fasi con Sexton che si fa perdonare mandando in meta Stockdale nell’angolo sinistro con un lungo passaggio millimetrico. Niente tarsformazione ma è 5-3 Irlanda. Nei primi 10 minuti i dragoni fanno tre falli, dopo averne commessi due in 80 minuti a Twickenham. Il quarto arriva al minuto 14 (tenuto su grillotalpa di Murray) e Sexton fa zero su tre da posizione ancora più favorevole, 28 metri appena decentrati. Il pensiero va al massaggio alla schiena del giorno prima; il mormorio sugli spalti evidenzia la paura dei tifosi verdi che questi otto punti non conquistati alla fine peseranno. Va detto però che Sexton, a parte le punzioni, gioca un primo tempo fantastico. Ogni volta che ha l’ovale in mano inventa qualcosa: finte, incroci, break e passaggi millimetrici che mandano nei pazzi la difesa ospite.

Galles in meta al 21’ con Gareth Davies, che conclude una splendida serie di penetrazioni e approfitta del buco creato da un placcaggio sbagliato di Best: 10-5 con la trasformazione. Halfpenny in piazzola da oltre metà campo al 27’per un velo: palla a lato. Dal 20’ il Galles controlla possesso e territorio per molti minuti: al 31’ altra punizione, stavolta da meno di 40 metri, e Halfpenny porta il Galles 13-5. L’Irlanda sembra spiazzata dagli errori al piede di Sexton.

Poco dopo a mezzora il controllo della partita torna verde. Inizia tutto Earls che sorprende il Galles dalla posizione di centro, buca la difesa e fa 30 metri. Una serie di fasi porta al fallo gallese sui cinque metri, con Best che sceglie i pali permettendo a Sexton di mettere il primo calcio: 8-13. Gli incroci offensivi dell’Irlanda prendono ritmo e il Galles torna falloso. Irlanda di nuovo nei 22 avversari in chiusura di tempo per un altro fallo gallese (sono sei alla fine del primo tempo). Alcuni minuti di furiosa battaglia sulla linea di meta, fino a quando Aki (quello che secondo qualche giornalista irlandese non doveva giocare in nazionale perché straniero…) fa esplodere l’Aviva schiacciando la meta del pareggio. Sexton trasforma e l’Irlanda va al riposo con un vantaggio 15-13 che forse non merita del tutto.

L’inizio del secondo tempo sembra la fine del match a Parigi: il Galles le prova tutte e fa indietreggiare spesso gli avversari sui punti di incontro, ma l’Irlanda non perde mai l’ovale e la calma. Fase dopo fase cerca il varco che arriva a destra per iniziativa combinata Kearney-Earls. Alcune fasi furiose sulla linea e Leavy schiaccia vicino ai pali: Sexton trasforma e l’Irlanda è 22-13 al 46’. Dagli spalti può alzarsi “Fields of Athenry”.

Il Galles traballa e l’Irlanda torna subito nei 22 avversari. Ross Moriarty viene placcato nella propria area di meta da tre o quattro maglie verdi. Mischia sui cinque metri, due fasi e al minuto 54 Healy schiaccia la meta del bonus point nell’angolo destro: trasformazione ancora a lato ma è 27-13 Irlanda.

Il Galles non vuole arrendersi e appena i paroni di casa rifiatano, va in meta con uno splendido ribaltamento sinistra-destra che libera Shingler sull’ala destra. Halfpenny trasforma e a 15’minuti dalla fine il Galles è  di nuovo a -7: 27-10. L’Irlanda torna avanti subito, conquista una punizione per un tenuto di Biggar: Sexton la batte velocemente ma un in avanti dà l’ovale al Galles. Quando mancano 10 minuti alla fine gli ospiti sembrano avere più benzina. Spostano l’ovale da un lato all’altro in un lampo e la difesa verde fatica sempre ad adeguarsi. Al momento di assestare il colpo del ko però Gareth Davies poco fuori i 22 irlandesi commette un in avanti pesantissimo tentando il break e l’occasione sfuma. Un boato simile a quello di una meta saluta la vittoria irlandese nella mischia a inserimento gallese al 75’. In piazzola va Conor Murray, che manda l’ovale fra i pali facendo eruttare l’Aviva.

Il Galles reagisce e va in meta in meno di un minuto con Evans liberato all’ala sinistra: 30-27 Irlanda.

Ottanta minuti di spettacolo sono chiusi da un intercetto di Stockdale che ferma per la prima e decisiva volta un ribaltamento gallese andando a schiacciare la meta del definitivo 37-27. L’Irlanda è ancora in corsa per il grande slam.

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Andrew Porter, 2 Rory Best, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 John Ryan, 19 Quinn Roux, 20 Jack Conan, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Fergus McFadden

Marcatori Irlanda

Mete: Jacob Stockdale (6′, 80′), Bundee Aki (40′), Dan Leavy (45′), Cian Healy (53′).
Trasformazioni: Johnny Sexton (40′, 46′), Joey Carbery (80′)
Punizioni: Johnny Sexton (36′), Conor Murray (76′)

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Liam Williams, 13 Scott Williams, 12 Hadleigh Parkes, 11 Steff Evans, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Josh Navidi, 6 Aaron Shingler, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Cory Hill, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Tomas Francis, 19 Bradley Davies, 20 Justin Tipuric, 21 Aled Davies, 22 Gareth Anscombe, 23 George North

Marcatori Galles

Mete: Gareth Davies (21′), Aaron Shingler (62′), Steff Evans (77′)
Trasformazioni: Leigh Halfpenny (22′, 63′, 78′)
Punizioni: Leigh Halfpenny (2′, 31′)

di Damiano Vezzosi

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