Il ct dei Wallabies, dopo il secondo posto del 2015, vede solo due strade: migliorare o andarsene lasciando la sua eredità
“La via che vedo è questa: all’ultima Rugby World Cup siamo arrivati secondi, quindi solo la vittoria nella prossima edizione dei Mondiali potrà farci migliorare il risultato ottenuto; altrimenti è giusto che qualcun’altro abbia l’opportunità di farlo al mio posto”. Parole consegnate al Daily Telegraph dal coach dell’Australia Michael Cheika che si è dato quindi una specie di aut aut.
“Quello che vorrei – prosegue – è lasciare qualcosa di concreto: un’eredità tecnica su cui costruire qualcosa per le nazionali del futuro. La gente può pensare che ciò che dico sia poco importante, ma è un pensiero che mi viene da dentro. La World Cup sarà un’occasione per lasciare e lasciarsi qualcosa di concreto alle spalle: questo è l’obiettivo prossimo. Dobbiamo fare del nostro meglio. E il meglio è la prima cosa che deve arrivare”.
Cheika, che nella sua gestione ha un record di 24 vittorie su 45 incontri, ha detto anche di essere concentrato sulla creazione di strutture a medio-lungo termine per il rugby australiano.
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