Gli Springboks hanno un nuovo head coach, ma non è una grande sorpresa
La federazione sudafricana ha annunciato il rinnovamento dello staff tecnico della propria nazionale quest’oggi. A succedere a Allister Coetzee nel ruolo di allenatore degli Springboks è Rassie Erasmus.
Non una sorpresa. Sono diversi mesi che le speculazioni su un possibile coinvolgimento dell’ex tecnico del Munster nel nuovo progetto tecnico sudafricano si rincorrono, e adesso sono diventate realtà. Interessante notare come a Erasmus sia stato affidato il ruolo di Director of Rugby, una posizione mai esistita in precedenza nell’organigramma del rugby sudafricano. Da oggi è ufficiale anche la presa in carica del ruolo di commissario tecnico della nazionale maggiore.
Erasmus, 45 anni, ha avuto una discreta carriera internazionale con il Sudafrica da giocatore, con 36 caps in terza linea fra il 1997 e il 2001, partecipando alla coppa del mondo nel 1999 e indossando in una occasione anche la fascia di capitano. Da allenatore è stato Director of Rugby del Munster a partire dal 2016.
Al suo fianco ci saranno Jacques Nienaber, già allenatore della difesa del Munster di Erasmus, Pieter de Villiers come allenatore della mischia, ruolo già ricoperto sotto l’egida di Heyneke Meyer fra il 2012 e il 2015, e Mzwandile Stick, già nello staff della under 20.
Il preparatore atletico sarà invece Aled Walters, anch’egli in precedenza al Munster dopo aver lavorato per Irlanda, Australia e Nuova Zelanda.
Il presidente della federazione Jurie Roux ha dichiarato: “Gli Springboks sono il nostro marchio principale e le prestazioni sul campo hanno un impatto diretto sulla federazione sudafricana. In seguito a un processo di valutazione assai dettagliato della stagione 2017, credo che siamo stati in grado di assemblare uno staff tecnico e manageriale forte ed esperto per gli Springboks. Ci aspettiamo di vedere prestazioni migliori in questa stagione.”
Un compito non facile per Rassie Erasmus, che dovrà iniziare il proprio mandato il prossimo due giugno a Washington DC contro il Galles, ultima squadra in ordine cronologico a battere il Sudafrica, per poi vedersela contro l’Inghilterra in una serie di tre test matches.
Le parole del neo-CT: “Credo davvero che abbiamo i giocatori e la proprietà intellettuale per cambiare le cose e costruire un serio tentativo di conquista della coppa del mondo del prossimo anno.”
“Abbiamo diciotto partite e siamo appena sotto i 600 giorni prima di Giappone 2019 e anche se un sacco di pianificazione è stata indirizzata alla preparazione della Rugby World Cup, è molto importante che ci prepariamo bene per le partite contro Galles e Inghilterra a giugno.”
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