La Romania manca il punto di bonus con la Russia, Germania a picco con il Belgio
La nazionale spagnola di rugby è un passo più vicina alla conquista della qualificazione diretta alla prossima Rugby World Cup in Giappone.
La sconfitta patita in Georgia non intacca infatti la posizione degli iberici, perché le partite contro la Georgia già qualificata non sono conteggiate per la corsa al mondiale nipponico. Intanto, però conta il fatto che in un deserto e gelato stadio di Cluj la Romania non sia riuscita a portare a casa il bonus contro la Russia, pur segnando quattro mete. Il Championship infatti assegna il punteggio “alla francese”, ed è quindi necessario realizzare tre mete in più dell’avversario per conquistare il punto aggiuntivo.
Il punto mancato dalla Romania significa che adesso la Spagna dovrà limitarsi a vincere entrambe le partite residue contro Belgio e Germania, senza essere costretta, come in precedenza, ad ottenere almeno un punto in più.
Per quanto riguarda invece la conquista del trofeo del Rugby Europe Championship, sembra che niente possa arrestare la corsa della Georgia, che nonostante un’altra prestazione globale che ha fatto sollevare più di qualche sopracciglio, si conferma una squadra che esprimendo il 50% del proprio potenziale può dominare facilmente il torneo.
La Spagna d’altra parte poteva essere un osso duro, ma ha preferito dare priorità alla storica qualificazione alla coppa del mondo preservando gran parte dei propri titolari per le ultime due gare. Il primo tempo è stato piuttosto deludente dal punto di vista dello spettacolo, con la Georgia avanti per 9 a 3 grazie alla precisione dalla piazzola dell’estremo Matiashvili.
In apertura di ripresa i padroni di casa facevano prevalere la loro netta predominanza in mischia chiusa per ottenere la meta tecnica che ha spaccato il match. Dopo essersi stancamente trascinata per tutto il secondo tempo, la partita ha improvvisamente un rocambolesco finale che vede la Spagna accorciare sul 16 a 10 con la meta di Lionel Tauli quando già sul cronometro ci sono 83 minuti.
Dal calcio d’inizio dimostrazione di forza dei padroni di casa che trovano la via della meta al minuto 87, replicando immediatamente e fermando il punteggio sul definitivo 23 a 10.
Eroiche le duemila persone che sedevano, sparuti, sugli spalti dello stadio di Cluj, in Romania, per assistere alla sfida portata dalla Russia, mentre il termometro faceva registrare -4°C. La Romania ha dovuto faticare più del previsto contro una Russia vogliosa di muovere il pallone, ma troppo debole in mischia chiusa, dove ha subito due mete di punizione.
Partita che comunque è stata punto a punto fino alla fine: al minuto 74 le due squadre erano in parità sul 15 a 15, ma poi la meta corale marcata da Kinikinilau ha consentito alla Romania di spuntarla. Risultato arrotondato poi dalla meta allo scadere del tallonatore di riserva Capatana per il definitivo 25 a 15.
Ennesima caporetto invece per la Germania, ospite a Bruxelles di un Belgio determinato a far bene per allontanare lo spettro della retrocessione. Spettro che è invece calato sui tedeschi, assolutamente non all’altezza della competizione quest’anno.
Il Belgio aveva segnato 7 punti nelle prime due giornate, ma davanti al proprio pubblico hanno inferto undici mete agli avversari, con la partita fondamentalmente già terminata al ventesimo del primo tempo. Tripletta per Jens Torfs, secondo centro belga, capitano e giocatore più rappresentativo della squadra, dato che milita da ormai quattro anni nel Perpignan.
Il prossimo turno vede la Georgia andare in trasferta in Russia, la Romania ospitare il redivivo Belgio con la disperata necessità di fare 5 punti, pur sapendo che comunque è tutto nelle mani della Spagna, che a Madrid contro la Germania possiamo aspettarci che non abbia problemi.
I risultati
Georgia – Spagna 23-10
Romania – Russia 25-15
Belgio – Germania 69-15
Classifica: Georgia 14, Romania 9 Spagna 8, Russia 6, Belgio 5, Germania 0
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