Il trequarti del Galles è stato criticato dall’head coach dei Saints
Questo ’17/’18, per George North, sarà l’ultimo anno agonistico con la maglia di Northampton. Dalla prossima stagione, infatti, l’ala del Galles rientrerà in patria, firmando un dual contract con la federazione dei dragoni, anche se ancora non si conosce il nome della provincia di cui indosserà la maglia. Una decisione forte, di certo non dipesa dalle nuove regole gallesi sugli overseas, visto che North ha sfondato il muro delle 60 apparizioni con la maglia della selezione nazionale, e potrebbe essere convocato anche giocando all’estero. Stando a quanto riportato dalla stampa britannica, dietro alla scelta del ragazzo classe ’92, ci sarebbe la volontà di gestirsi meglio sotto il piano fisico ed avere pieno controllo sulla situazione relativa alle concussion, che ne hanno già messo a repentaglio salute e carriera, nel recente passato.
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La tematica della gestione oculata del proprio fisico è tornata pesantemente alla ribalta nel fine settimana di Franklin’s Gardens, quasi come un fulmine a ciel sereno. Alan Gaffney, allenatore di Northampton, infatti, ha lasciato intendere che George North abbia preferito evitare di scendere in campo con il club di Premiership nella sfida persa dai Saints contro Sale. L’head coach aussie ha speso parole piuttosto taglienti sul tema: “E’ difficile dire perché George fosse indisponibile, forse è meglio chiederla a lui una risposta esaustiva. Non ho parlato personalmente con lui, sono solo estremamente deluso che non fosse qui sul campo, assieme a noi”. Dichiarazioni pesanti alla stampa, alle quali, però, almeno per ora, la federazione gallese, ad una settimana dalla partita all’Italia nel Sei Nazioni 2018, ha preferito non rispondere, onde evitare che questa scintilla possa appiccare un incendio incontrollabile di polemiche. Anche perché andrebbero a coinvolgere uno dei probabili titolari di Gatland nella sfida agli azzurri del Principality Stadium di Cardiff.
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