Sei Nazioni 2018: Scozia, rientra l’emergenza infortuni

Townsend ritrova 5 elementi di peso in vista del rush finale del torneo

ph. Reuters

La Scozia di Gregor Townsend, dopo il tonfo della prima giornata in Galles, ha impressionato tutta Ovalia nelle altre gare del Sei Nazioni 2018, battendo la Francia, ed annichilendo la formidabile Inghilterra di Eddie Jones, confermando i progressi degli ultimi anni. Vittorie di prestigio, che assumono ancor più valore se valutate ponderando la quantità di infortuni che ha colpito la nazionale del cardo, in modo pesante soprattutto tra gli avanti, nelle ultime settimane. Un’emergenza, però, che è ufficialmente terminata, in vista del rush finale del torneo. Nelle nuove convocazioni, per le sfide ad Irlanda ed Italia, infatti, Townsend ha richiamato in gruppo cinque elementi di straordinaria importanza, che hanno recuperato pienamente dai loro guai fisici.

Richie Gray, Fraser Brown, Zander Fagerson, Alex Dunbar e Darryl Marfo, infatti, hanno smaltito i problemi che li hanno tenuti lontani dai campi da gioco nelle prime tre gare della competizione, ed andranno a corroborare un gruppo con il morale alle stelle, dopo il trionfo nella Calcutta Cup. Il loro apporto sarà fondamentale per provare a fare l’ultimo salto di qualità necessario per competere nella corsa al titolo: vincere una gara di peso in trasferta. La scalata della Scozia all’olimpo del rugby dell’emisfero nord passerà, dunque, da un successo pieno all’Aviva, ed ora, con questi innesti, l’impresa sembra un filo meno impossibile.

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