Il torneo celtico sceglie un nuovo partner nel Regno Unito: una svolta epocale che potrebbe portare a nuove conseguenze
“E’ la fine di un’era”: questo è il titolo del Walesonline, per descrivere una svolta storica nella trasmissione dei diritti televisivi sul Pro14. Dall’anno prossimo infatti nel Regno Unito non sarà più la BBC il broadcaster di riferimento, ma bensì Premier Sports.
Una svolta epocale a cui Oltremanica stanno provando a darsi una risposta partendo dalle parole del giornalista Simon Thomas, che in un’intervista al quotidiano gallese ha cercato di spiegare come sono andate le cose: “Per il rugby del Regno Unito cronologicamente è come tornare indietro di vent’anni, quando la BBC non deteneva i diritti del rugby domestico.
Il Board del Pro14, coinvolgendo anche le emittenti sudafricane (che hanno versato 6 Mln di sterline) inseritesi da quest’anno, sta cercando di ampliare i suoi ricavi parametrandoli, ovviamente in misura minore, anche a quelli dei campionati di Francia e Inghilterra (dove Canal + e BT portano rispettivamente circa 75 milioni e 42 milioni di sterline all’anno) e quindi la situazione a cui siamo arrivati è un po’ figlia anche di questo.
Un vento di cambiamento si era già percepito, per la prima volta a gennaio: Sky Sports, che detiene i diritti per l’Irlanda, battuta da eir Sport nella gara di acquisizione dei prossimi anni. Ed ecco l’Isola di Smeraldo con un nuova emittente dall’anno prossimo.
Poi il rumor su Premier Sports, appunto: prima sembravano poter solo condividere una parte dei diritti, ma poi la sorpresa; con l’acquisizione di tutto il pacchetto del Pro14″.
Ma Premier Sports cos’è?
La domanda nel Regno Unito sta attanagliando tanto gli addetti ai lavori quanto gli appassionati: “E’ un canale gestito da Premier Media, attivo dal 2009 e per essere visto – continua a spiegare Thomas – necessita di un abbonamento. Attualmente è disponibile è sulle piattaforme Sky e Virgin Media, nonché tramite il loro sito web. Si occupano di calcio, detenendo i diritti delle gare sudamericane, hockey su ghiaccio, motorsport e ora rugby. Con la palla ovale hanno un precedente: i Test Match autunnali della Francia, nell’anno 2016.
Come mai la BBC ha perso i diritti tv? E quali sono gli scenari in divenire?
Una questione meramente economica. Per garantire i diritti in Galles, Scozia e Nord Irlanda – in collaborazione con l’emittente S4C – volevano offrire 4,5 mln di sterline, ma il board ha trovato un acquirente che gliene dava di più e non si è fatto troppi problemi. La BBC ha provato a rimediare con una controfferta finale, ma gli accordi ormai erano già stati siglati. Ora resta da capire quale sia il futuro dei giornalisti che in BBC lavorano sul rugby: non sono poche le persone che vivono uno stato di incertezza.
Il futuro televisivo, e non solo, a che tinte sarà per il rugby celtico e dei Paesi del Regno Unito?
La BBC ora sta provando a portare avanti in maniera separata le trattative riguardanti le trasmissioni radio, mentre S4C non è per nulla sicura di trasmettere qualche partita l’anno prossimo.
Per gli appassionati sarà una svolta, poichè dovranno passare da un prodotto gratuito ad uno a pagamento; questo però potrebbe spingere più di qualcuno a ritornare a vedere le partite allo stadio. Non so prevedere se questo movimento gioverà al futuro del rugby, certo le franchigie avranno più soldi da poter spendere ma potrebbero pagare lo scotto di una minore visibilità a livello giovanile.
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