Il frascatano non gioca in Nazionale da oltre un anno. Parla anche Negri: “Sognavo di giocare con Parisse, Zanni e Ghiraldini”
Per Giulio Bisegni potrebbe essere arrivato il momento di (ri)vestire l’azzurro. Il trequarti frascatano è stato convocato da Conor O’Shea per la trasferta a Cardiff contro il Galles, dopo essere sempre stato rilasciato al club nei giorni precedenti alla partita finora. Il 25enne non gioca con l’Italia dal 26 febbraio 2017, giorno della sfida a Twickenham contro l’Inghilterra dopo la quale è un po’ uscito dai radar per le finestre internazionali successive.
Il CT irlandese non ha potuto ignorare, tuttavia, le ottime prestazioni offerte fin qui da Bisegni, decisamente tra coloro che più di tutti hanno beneficiato dei grandi progressi compiuti dalle Zebre nel Pro14 (ne avevamo parlato con lui in quest’intervista). “La strada intrapresa è sicuramente quella giusta. Alle franchigie, rispetto alla Nazionale, c’è un minimo di continuità in più nel lavoro e i risultati si vedono – ha dichiarato Bisegni – Personalmente ho una grande fiducia nel futuro: tutti i discorsi fatti sulla collaborazione tra Federazione, Zebre e Benetton stanno trovando la loro applicazione e il lavoro è in totale sintonia tra lo staff azzurro e quello dei club”.
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Se dovesse scendere in campo, per il laziale sarebbe l’esordio al Principality Stadium. “Giocare contro avversari come il Galles è sempre stimolante. I cambi rispetto alla loro formazione titolare di una settimana fa non fanno altro che evidenziare la profondità della loro rosa: sono una squadra temibile”.
Bisegni era stato molto utilizzato da O’Shea all’inizio della stagione 2016/2017, quando era stato schierato da ala in un sistema di gioco però molto più conservativo e che puntava su altre strategie. Da allora, la Nazionale (e lo stesso Bisegni) sta cercando di modificare i propri obiettivi. “Rispetto allo scorso anno sono cambiate alcune cose. C’è stata una crescita in fase d’attacco, ma sappiamo di dover lavorare duro e crescere anche in altre fasi, rodando al meglio i meccanismi di gioco”.
Mentre il frascatano dovrà dimostrare di poter essere utile alla causa, chi invece si è ritagliato già un posto importante nell’Italrugby è Sebastian Negri, tra i migliori insieme a Minozzi finora. “A livello personale sono molto contento del momento che sto vivendo – ha detto il terza linea – Sono orgoglioso di poter dare il mio contributo alla squadra e a questo gruppo. L’obiettivo di tutti è quello di migliorarci step by step. Cerco di focalizzarmi su quello che faccio al momento con un occhio rivolto verso il futuro”.
Quando guardavo le partite dell’Italia alla tv, da bambino, il mio sogno era quello di giocare con Parisse, Zanni e Ghiraldini – spiega Negri – Da loro si può soltanto imparare e per i giocatori giovani come me è importante avere dei punti di riferimento così forti per crescere”.
Sui prossimi avversari: “Il Galles è una grande squadra. Prediligono il gioco in velocità e dovremo essere bravi a limitare le loro offensive. Noi abbiamo un approccio sempre positivo, ben consci delle nostre potenzialità. Sappiamo che dobbiamo evitare il più possibile gli errori cercando di imparare da quelli fatti nelle precedenti uscite. Sono certo che la strada disegnata da Conor e da tutto lo staff sia quella giusta: insieme vogliamo raggiungere gli obiettivi preposti”.
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