A margine dell’annuncio del XV titolare, il commissario tecnico ha spiegato alla stampa le sue scelte

ph. Sebastiano Pessina
No, la formazione gallese con così tanti cambi non sembra una mancanza di rispetto a Conor O’Shea, ben cosciente che quella di domenica sarà una sfida durissima in uno degli stadi più caldi del torneo: “Una mancanza di rispetto? Non direi, basta guardare la formazione gallese, con atleti del calibro di Faletau, North e tanti altri ancora. Hanno grande profondità, normale che la sfruttino” ha detto il commissario tecnico della nazionale italiana durante la conferenza stampa successiva all’annuncio della formazione.
“Per Bisegni è l’occasione di confermare l’ottima stagione che ha fatto sino ad oggi alle Zebre, e di farlo nel suo ruolo naturale di secondo centro. Boni ha giocato molto e bene per noi negli ultimi sei mesi, sa dove deve lavorare e quali sono i suoi punti forti.”
Queste le motivazioni dell’unico cambio nel XV titolare per la partita di domenica, mentre in Italia il pubblico si aspettava qualche cambiamento in più: “Abbiamo fiducia in questo gruppo – ha proseguito il tecnico irlandese – e nel lavoro che, tutti insieme con Zebre e Benetton, stiamo portando avanti. Anche i nostri partner nel PRO14 conoscono quanto stiamo facendo e, come noi, sono consapevoli che tutto non può cambiare da un giorno all’altro.”
“Ma io so di essere giudicato sui risultati: voglio vincere, come lo vogliono i giocatori – ha quindi poi dichiarato O’Shea – Contro l’Inghilterra e la Francia, quando abbiamo espresso il nostro rugby, siamo rimasti in partita, abbiamo dimostrato di poter competere a questo livello. Dobbiamo imparare ad approfittare dei momenti forti per far pendere dalla nostra parte l’inerzia del match, come sarebbe potuto accadere a Marsiglia”
Infine, il commissario tecnico si è speso in una breve annotazione sul tetto del Millennium Stadium di Cardiff, che rimarrà chiuso: “Va benissimo così. Siamo venuti per giocare, per far vedere il nostro rugby. Per sfatare i preconcetti che vogliono l’Italia squadra difensiva e forte solo in mischia: siamo sulla strada giusta e vogliamo ribadirlo”
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