I Bleus hanno una grande difesa, inglesi indisciplinati e poco incisivi in attacco. L’Irlanda vince il torneo
La partita inizia con la mischia inglese che presenta il suo biglietto da visita al pack francese, conquistando una punizione trasformata dal neo capitano Farrell dalla lunga distanza. Gli inglesi partono con il piglio giusto e provano a esplorare la difesa francese al largo, non prima di fissare con gli avanti il centro del campo.
Possesso e territorio sono praticamente monopolizzati dagli inglesi, mentre i Bleus sono disastrosi al lancio in touche e regalano diversi palloni, ma gli ospiti sono imprecisi nella trasmissione in un paio di occasioni e consentono agli avversari di risalire. Alla prima buona piattaforma a disposizione, con una mischia centrale nei 22 inglesi, Machenaud prova a giocare alle spalle della difesa con un grubber che però finisce in zona di pallone morto.
Nel breakdown la battaglia è piuttosto equilibrata, e nel giro di pochi minuti infatti Daly (da metà campo) e Machenaud aggiornano il punteggio sul 3-6 sfruttando le opportunità dalla piazzola. ll ritmo ora è sensibilmente più basso ed entrambe le squadre non si prendono troppi rischi. Farrell intanto porta i suoi sul 3-9, ma alla mezzora è la Francia a bussare forte dentro i 22 inglesi con una serie di cariche ben portate e abrasive; non arriva la meta, ma ‘solo’ un prezioso 6-9.
Il momento ora è favorevole nel complesso alla Francia, che di fatto è avanzante anche in difesa perché non sembra mai soffrire le linee dirette degli inglesi, che non riescono più a prendere la linea del vantaggio e perdono un altro pallone. Dopo il turnover, Machenaud pareggia i conti. Il primo tempo si chiude ancora con le difficoltà dell’Inghilterra in attacco, che non riesce a trovare spazi nè nel corpo a corpo né allargando la manovra.
La ripresa inizia all’insegna di Bastareaud, grande protagonista con un paio di grandi placcaggi e un grillotalpa dentro i propri 22. La Francia è più lucida e soprattutto è sempre incisiva nelle sue poche sortite offensive, mettendo pressione a una linea difensiva molto fallosa. E al 49′ passa anche in vantaggio: su un cross kick di Trinh-Duc, Grosso fa la sponda per Fall che andrebbe a schiacciare se non fosse per un placcaggio al collo di Watson. Il TMO non ha dubbi: meta di punizione (16-9) e giallo per l’estremo inglese.
Ora l’abbrivio è tutto per i Bleus, che volano in contrattacco con Grosso ma che poi non giocano al meglio un’interessante superiorità numerica al largo. L’offensiva sfuma su Machenaud che arriva corto e sul fallo in mischia fischiato al pack francese. La Francia non è la squadra migliore nel prendere le scelte migliori per gestire il pallone, ma gli inglesi continuano ad essere piuttosto sterili in fase offensiva e sprecano anche una preziosa touche sui 5 metri francesi, rubata dai padroni di casa.
E quando i transalpini tornano nella metà campo bianca, l’ennesimo fallo concesso dall’Inghilterra viene punito da Machenaud con il 19-9. L’attacco inglese continua ad essere spuntato e facilmente leggibile dai padroni di casa, bravi a togliere spazio in avanzamento ai portatori inglesi e ad aggredire il punto d’incontro quando necessario, dove i Bleus continuano nel lavoro iniziato dalla Scozia una settimana fa. I francesi hanno ancora un’altra occasione per ammazzare il match, ma la sprecano.
A parti invertite, invece, sono gli inglesi a marcare questa volta: a concretizzare una lunga azione a ridosso della linea di meta è Jonny May, che schiaccia dopo uno splendido tocco di prima di Daly all’interno. La Francia si riporta in avanti e piazza tra i pali con Beauxis un fondamentale calcio piazzato.
L’ultima azione è dell’Inghilterra che ha una rimessa laterale sui 5 metri francesi, ma Cowan-Dickie sbaglia il lancio; i transalpini recuperano il pallone, Beauxis prova a calciare fuori ma regala ancora l’ovale agli avversari che hanno una nuova possibilità dalla corta distanza.
Questa volta Cowan-Dickie non sbaglia il lancio, ma c’è un in avanti nelle fasi successive. La Francia vince 22-16, l’Irlanda vince il Sei Nazioni 2018.
Francia: 15 Hugo Bonneval, 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso, 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhelm Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Gaël Fickou
Marcatori Francia
Mete: di punizione (49)
Conversioni:
Punizioni: Machenaud (25, 33, 37, 61), Beauxis (78)
Inghilterra: 15 Anthony Watson, 14 Jonny May, 13 Ben Te’o, 12 Owen Farrell (c), 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 James Haskell, 20 Sam Simmonds, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown
Marcatori Inghilterra
Mete: May (74)
Conversioni: Farrell (74)
Punizioni: Farrell (4, 29), Daly (21)
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