Il numero 8 azzurro ha raggiunto l’irlandese O’Driscoll in vetta alla speciale graduatoria
Il pomeriggio di ieri, all’olimpico di Roma, è stato probabilmente tra i più amari degli ultimi anni di Sei Nazioni azzurro. Estrapolare un motivo di vanto e gioia da una sconfitta del genere (in rimonta, e arrivata nonostante una prestazione italiana più che positiva) non è affatto impresa semplice, soprattutto per un combattente del calibro di Sergio Parisse, eppure, il numero 8 dello Stade Francais, ne avrebbe ben donde.
Come avevamo preannunciato prima dell’inizio del torneo (qui), infatti, il nativo di La Plata, dopo aver giocato tutte le partite dell’edizione 2018, ha raggiunto in vetta alla speciale graduatoria dei giocatori con più presenze nel Sei Nazioni una leggenda del gioco come il centro irlandese Brian O’Driscoll, appaiato a quota 65 gare. Un monte partite impressionante, che da l’idea della grandezza di Parisse, e di come l’ex Benetton Treviso abbia saputo mantenersi costantemente al vertice del rugby mondiale nel corso di oltre tre lustri. Dovesse scendere in campo in almeno una delle cinque sfide del 2019, il capitano azzurro diventerebbe il numero uno assoluto, senza dover più condividere il primato.
Non solo milestone positive, però, per Parisse nella giornata appena trascorsa. Il KO con la Scozia, infatti, rappresenta anche la sconfitta numero 100 in nazionale per il 34enne azzutrro
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