Il test match di novembre 2018, in quel di Padova, nella mente e nel cuore del tecnico Wallabies
Manca poco più di un anno e mezzo all’inizio della World Cup 2019 eppure Michael Cheika, allenatore in carica dell’Australia vicecampione del mondo, non pare essere preoccupato, anzi. Sembra più sereno che mai, tanto che domenica scorsa si è concesso un come back in quel di Padova, il luogo da cui è partita la sua avventura da coach, esternando alcune considerazioni e retroscena: “Non avrei mai pensato di fare l’allenatore – afferma al Mattino di Padova – normalmente quando ero un giocatore li sopportavo poco.
Fu invece David Campese ad avvicinarmi una sera per dirmi che nel club dove aveva giocato lui in Italia cercavano un coach e che secondo lui ero perfetto per il ruolo. Decisi di accettare più che altro per la possibilità di tornare in Italia, che amo molto. Qui ho scoperto il gusto di allenare”.
Sulla panchina degli Wallabies, infine, si è cosi espresso: “Vivo con forte passione, non voglio perdere un giorno senza potermi migliorare in questo ruolo. Agli allenatori voglio dare un consiglio: insegnate ai giocatori a divertirsi, anche ad altissimo livello”.
Che Australia porterà all’Euganeo nel novembre 2018? “Dal 2015 abbiamo fatto debuttare 26 giocatori, una ventina di questi formeranno l’ossatura per i prossimi Mondiali. A Padova ci sarà spazio per altri tre o quattro debuttanti.
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