Nel 2016 si era infortunato alla caviglia durante una sessione di judo con la nazionale inglese, e le cose poi sono peggiorate
Sam Jones, terza linea dei Wasps, ha annnunciato il ritiro dall’attività agonistica a soli 26 anni. Come si legge sul comunicato diffuso dal club di Coventry, la decisione è stata presa dopo diversi consulti medici, a cui Jones si è sottoposto costantemente nell’ultimo anno e mezzo dopo il grave infortunio subito nel settembre 2016.
Il giocatore aveva subito la dislocazione della caviglia nel corso di una sessione di judo voluta da Eddie Jones con la nazionale inglese, che ha poi portato a ulteriori problemi come la frattura del perone, la rottura dei legamenti che si uniscono alle ossa principali della caviglia, una rottura del legamento mediale e danni significativi alla cartilagine della caviglia.
Nonostante le tante operazioni e gli sforzi compiuti, Jones non è riuscito ad avere adeguate garanzie su un ritorno ad alto livello. In questa stagione era sceso in campo con Doncaster in cinque occasioni tra Championship e British and Irish Cup, ma dopo altri controlli il flanker ha dovuto definitivamente alzare bandiera bianca e mettere fine alla propria carriera.
Jones era legato ai Wasps fin dall’Academy, collezionando poi 118 presenze nell’arco di sei anni. A livello internazionale, non aveva ancora esordito con la nazionale maggiore ma aveva fatto tutta la trafila nelle giovanilifino alla finale della Coppa del Mondo 2011, persa contro la Nuova Zelanda a Padova al fianco di Mako Vunipola, Launchbury, Ford, Farrell e Daly.
Dai Young, Director of Rugby dei Wasps, si è espresso sull’accaduto: “Facendo questo ruolo da 16 anni, non è la prima volta che sento di un giocatore che si ritira dopo un infortunio, ma la situazione di Sam mi colpisce molto. Quando sono arrivato ai Wasps, ci sono stati molti ritiri e c’erano tanti infortunati. Avevo bisogno di qualcuno che si facesse carico di responsabilità, e Sam Jones era uno di loro. Era giovane, ma era qualcuno su cui si poteva contare”.
“Era destinato ad essere una leggenda dei Wasps e il capitano del club, sono sicuro che questo gli avrebbe consentito di collezionare tante presenze con l’Inghilterra”.
Jones ha commentato con inevitabile amarezza il suo ritiro forzato. “Sfortunatamente l’infortunio era complicato e la mia riabilitazione non è proseguita nel modo che avrei voluto, con tante ricadute nel corso del tempo – ha spiegato l’ormai ex flanker classe 1991 – La decisione è stata dura da accettare, ma ho capito che era nel mio interesse […] Guardandomi indietro, i migliori momenti della carriera sono arrivati nel momento in cui ho capitanato i Wasps nel double-header di Twickenham, con la salvezza nella mia prima stagione e nell’aver giocato con i Barbarians contro i British & Irish Lions a Hong Kong (nel 2013, ndr)”.
“Ho dato tutto, non ho rimpianti per quanto fatto in campo. Ora posso concentrarmi sul futuro, qualunque cosa mi riservi, il che è stimolante e intimorente”.
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