I gallesi battono Edinburgh a domicilio (6-20). Grande prova del pack dei Blues, Navidi man of the match
EDIMBURGO – La sfida del BT Murrayfield tra Edinburgh Rugby e Cardiff Blues chiude il programma dei quarti di finale di Challenge Cup, decidendo chi raggiungerà Newcastle Falcons, Gloucester e Pau in semifinale. Quello della Highland Cathedral, oltre ad essere un “derby celtico”, è anche l’unico quarto che vede protagoniste due squadre che hanno vinto la propria Pool.
Richard Cockerill, in settimana, aveva chiesto ai tifosi di Edinburgh di venire allo stadio a seguire la squadra, un grippo di giocatori che “stanno facendo di tutto per rendere orgogliosi i propri sostenitori”. Non c’è proprio il pubblico delle grandi occasioni, oggi, ma considerando anche il periodo di festa, 7065 spettatori sono comunque un buon numero.
Quando il drop di van der Walt dà il via al match, la vista dagli spalti del BT Murrayfield è resa un pò difficile dalla nebbia artificiale creata dai fuochi d’artificio che hanno accolto l’ingresso delle squadre in campo. Nei primi minuti le squadre concedono una punizione per parte ma nessuno riesce a muovere il tabellino – Evans spedisce a lato, da buona posizione, il calcio per irregolarità di Gilcrhist al breakdown, mentre Edinburgh sceglie la penal’touche da cui però non nasce nulla.
La gara stenta a decollare ma al 18′ van der Walt sblocca il risultato dalla piazzola a punire l’ennesima scorrettezza gallese al breakdown – quarta punizione concessa in meno di un quarto di gara. Sono i Blues a trovare per primi la via della meta tre minuti dopo, quando Ellis Jenkins si avventa su un perfetto cross-kick di Jarrod Evans (preciso poi nella trasformazione) andando in tuffo a raccogliere l’ovale nell’area di meta – colpevole Nathan Fowles che si fa cogliere impreparato in fase di copertura.
I Cardiff Blues tengono vivo il momentum generato dalla meta e continuano a spingere, mettendo anche in campo un buon gioco e, soprattutto, mettendo sotto pressione Edinburgh che non sembra ancora essere entrato in partita. Non a caso i Blues vanno ancora in meta, ancora una volta sfruttando un bruttissimo errore difensivo dei rossoneri. Stavolta è Kinghorn a farsi scappare l’ovale, in recupero su un grubber di Anscombe; Halaholo recuperato l’ovale e serve Blaine Scully che può tuffarsi oltre la linea di meta. Jarrod Evans trasforma ancora e i Blues volano oltre il break (3-14).
I gallesi chiudono la prima frazione in attacco e solo la loro mancanza di precisione consente a Edinburgh di andare a riposo con un passivo accettabile. I rossoneri, al 37′, riescono ad arrivare nella metà campo avversaria conquistando una punizione – Bennett porta pressione su Anscombe che perde l’ovale in avanti e poi lo gioca da terra – ma sprecano una delle poche occasioni per la troppa foga, quando Bennett decide di battere la punizione veloce prima di farsi imbragare dalla difesa gallese, servire l’ovale a Fife e perdere poi il possesso.
Edinburgh ha adesso quaranta minuti per salvare la sua stagione europea ma i primi dieci minuti saranno decisivi, soprattutto se i Blues marcheranno altri punti. I rossoneri hanno sofferto tantissimo l’intraprendenza dei gallesi e il gioco al piede di Jarrod Evans che ha colto impreparata la retroguardia scozzese, incapace di trovare una contromisura nel primo tempo.
La ripresa si apre come era iniziato il primo tempo, ovvero con una punizione per parte che i Blues scelgono di piazzare (ma il calcio di Evans, seppur preciso, è troppo corto da quaranta metri) e Edinburgh di calciare in touche, senza creare problemi agli avversari. Come in avvio di gara, sono gli scozzesi a muovere per primi il tabellino con un piazzato di Jaco van der Walt cui però (a differenza del primo tempo) risponde poco dopo Jarrod Evans lasciando il distacco inalterato (al 50′, i Blues conducono 6-17).
Edinburgh adesso prova a spingere ma, nonostante i Gleision concedano qualche punizione, non riesce a sfruttare le piattaforme offensive per brutti errori – come il lancio storto sulla penal’touche al 53′ trovata dal piede di van der Walt al limite dei 22m avversari. Poco dopo Cokerill toglie Dean e Fowles (prova piuttosto incolore per entrambi) inserendo Burleigh al centro e Kennedy in mediana ma Edinburgh continua a non riuscire a trovare la chiave per sbloccare il suo match.
Al 64′ il pack gallese conquista una punizione importantissima, mandando Evans dalla piazzola; l’apertura non tradisce la fiducia dei compagni e aggiunge altri tre punti che portano il risultato sul 6-20 e chiudono virtualmente la gara.
Un minuto dopo, però, un’azione personale di Blair Kinghorn, un vero e proprio pezzo di bravura individuale che lo porta in slalom dalla sua metà campo fino ai 5m avversari, manda per la prima volta fuori-giri la difesa gallese, costringendo Ellis Jenkins a prendersi un giallo per fermare l’avanzata rossonera. Gli animi si scaldano, Navidi (man of the match) e Gilchrist vengono richiamati da Raynal e adesso la pressione scozzese (con i rossoneri che scelgono tre volte consecutive la mischia chiusa a punire le continue scorrettezze avversarie) si fa sentire, ma non riesce a produrre punti per l’ennesimo errore non forzato – stavolta è van der Merwe a farsi scappare in-avanti l’ovale in fase di avanzamento.
Nemmeno l’ingresso in campo del “talismano” Duncan Weir, capace di risolvere le gare di Belfast e Galway, riesce a far pendere verso i rossoneri l’inerzia del gioco, mentre i minuti scorrono inesorabili. I Cardiff Blues riescono a tenere a bada le ultime, disperate e piuttosto disorganizzate avanzate di Edinburgh e conquistano, meritatamente, la semifinale casalinga di Challenge Cup contro Pau. Finisce 6-20, per i Blues sesto successo consecutivo tra PRO14 ed Europa.
Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn; 14. Dougie Fife, 13. Mark Bennett, 12. Chris Dean, 11. Duhan Van Der Merwe; 10. Jaco van der Walt, 9. Nathan Fowles; 1. Jordan Lay, 2. Stuart McInally, 3. WP Nel, 4. Fraser McKenzie (C), 5. Grant Gilchrist, 6. Magnus Bradbury, 7. John Hardie, 8. Viliame Mata
A disposizione: 16. Neil Cochrane, 17. Rory Sutherland, 18. Simon Berghan, 19. Lewis Carmichael, 20. Cornell Du Preez, 21. Sean Kennedy, 22. Duncan Weir, 23. Phil Burleigh
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: van der Walt (18′, 48′)
Cardiff Blues: 15. Gareth Anscombe; 14. Blaine Scully, 13. Rey Lee-Lo, 12. Willis Halaholo, 11. Owen Lane; 10. Jarrod Evans, 9. Tomos Williams; 1. Gethin Jenkins (C), 2. Kristian Dacey, 3. Dillon Lewis, 4. George Earle, 5. Josh Turnbull, 6. Josh Navidi, 7. Ellis Jenkins, 8. Nick Williams
A disposizione: 16. Kirby Myhill, 17. Rhys Gill, 18. Anton Peikrishvili, 19. Seb Davies, 20. Macauley Cook, 21. Lloyd Williams, 22. Garyn Smith, 23. Matthew Morgan
Marcatori Cardiff Blues
Mete: E.Jenkins (21′), Scully (30′)
Trasformazioni: J.Evans (21′, 31′)
Punizioni: J.Evans (50′, 65′)
Matteo Mangiarotti
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