Botta e risposta a suon di mete fra le due squadre a Galway. Finisce 33 a 28 per gli ospiti
A Galway si sfidano Connacht e Gloucester in una sfida valida per guadagnarsi la semifinale di Challenge Cup. Partita gradevole, specie nella seconda frazione, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, senza tanti fronzoli pur commettendo qualche errore di troppo.
L’avvio di partita è subito scoppiettante: dopo un avvio difficile per Gloucester, gli inglesi sono i primi a segnare. Una rimessa laterale persa nella propria metà campo lascia strada libera a James Hanson, con la difesa irlandese che scorda di placcare il tallonatore involato verso la linea. Owen Williams non è preciso dalla piazzola.
Non è preciso nemmeno il suo omologo in maglia verde Jack Carty quando va a tentare di trasformare la pregevole marcatura di Kieran Marmion, avvenuta dopo un lungo multifase quando ancora non è scoccato il decimo minuto. Il punteggio è di 5 a 5.
L’equilibrio si rompe dopo che viene comminato un cartellino giallo a Ben Morgan per un placcaggio alto. Connacht prende il sopravvento e segna con Bundee Aki dopo una bella azione con pregevole continuità. Anche stavolta Carty colpisce male dalla piazzola e manda i suoi avanti solamente di cinque punti.
Quando però Morgan torna in campo, poco dopo la metà della prima frazione, è il Gloucester a fare la partita, mettendo più volte alle corde i padroni di casa. Prima segna Marshall per il pareggio, poi una marcatura viene annullata dal TMO per un passaggio in avanti nella fase precedente, infine i cherry & white riescono a marcare e a sorpassare con un pregevolissimo gioco di gambe di Trinder, che semina il seconda linea Quinn Roux e arriva fino in fondo. Stavolta Williams è preciso e segna il 17 a 10 con cui si chiude il primo tempo.
In apertura di ripresa è ancora Williams a portare avanti i suoi, oltre il break, dalla piazzola. Connacht però alza il ritmo e si rifa sotto con una bella marcatura personale del brillante Niyi Adeolokun, anche stavolta non trasformata. Carty trova finalmente i pali tre minuti più tardi e riporta Connacht a distanza ravvicinata: è 20 a 18 al cinquantesimo.
Poco dopo, però, il tavolo si ribalta nuovamente: Gloucester prende di nuovo il sopravvento e, dopo una prolungata azione, è John Afoa che sprinta, senza nessuno a poterlo contrastare, oltre la linea. Williams trasforma e successivamente allunga con un calcio di punizione. Quando mancano meno di venti minuti, Gloucester è più vicina alla qualificazione: 30 a 18 il punteggio in favore degli inglesi.
Le cose sembrano potersi riaprire al minuto 67, quando Lewis Ludlow si prende un cartellino giallo per placcaggio pericoloso nei confronti dell’indiavolato Kieran Marmion, che aveva trovato uno splendido break per Connacht. Carty inaugura la superiorità numerica con tre punti.
Connacht attacca ora sostenuto dal tifo sempre caldissimo di Galway, ma la difesa di Gloucester è assai organizzata e resiste bene, almeno fino a che Bundee Aki non estrae il coniglio dal cilindro: un grubber perfetto che buca la difesa di Gloucester e rimbalza fra le mani di Matt Healy, che deposita in mezzo ai pali. Carty stavolta non può sbagliare: partita riaperta sul 30 a 28.
Purtroppo per Connacht, quando Gloucester riprende il possesso del pallone si stabilisce costantemente nella metà campo avversaria e mantiene il possesso con grande perizia. A quattro minuti dalla fine, esasperato, Jarrad Butler commette una ingenuità, commettendo un in-avanti volontario per uccidere l’azione inglese. Romain Poite non può fare a meno di assegnare il calcio di punizione e comminare il giallo. Il neoentrato Billy Twelvetrees aggiunge i tre punti.
Connacht riconquista il calcio d’inizio e assalta la difesa avversaria alla disperata ricerca della meta, con un uomo in meno. Finale pazzo come il resto del match: Gloucester difende perfettamente fino a rispedire gli avversari a ridosso dei propri 22 metri, ma l’ala Healy si inventa un gioco di prestigio alla O’Driscoll e lancia Adeolokun. L’ala di Connacht porta il pallone fino a quasi la linea dei ventidue avversari, ma viene infine placcata, la maglia gli finisce sopra la testa e il pallone gli viene strappato da un avversario. Il tempo è rosso, ma Gloucester non calcia fuori, bensì nell’angolo, dove c’è ancora Healy. Il giocatore di Connacht prova a eludere la pressione avversaria ma viene fatto prigioniero sui propri cinque metri. Charlie Sharples mette le mani sul pallone e vince il calcio di punizione decisivo per mandare i suoi in semifinale per il secondo anno consecutivo.
Connacht: 15 Tiernan O’Halloran, 14 Niyi Adeolokun, 13 Bundee Aki, 12 Tom Farrell, 11 Matt Healy, 10 Jack Carty, 9 Kieran Marmion, 8 John Muldoon, 7 Jarrad Butler, 6 Eoin McKeon, 5 Quinn Roux, 4 Gavin Thornbury, 3 Finlay Bealham, 2 Tom McCartney, 1 Denis Buckley
A disposizione: 16 David Heffernan, 17 Peter McCabe, 18 Conor Carey, 19 Ultan Dillane, 20 Eoghan Masterson, 21 Caolin Blade, 22 Craig Ronaldson, 23 Darragh Leader
Marcatori Connacht
Mete: Marmion (8), Aki (21), Adeolokun (46)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Carty (49, 67)
Gloucester: 15 Jason Woodward, 14 Charlie Sharples, 13 Henry Trinder, 12 Mark Atkinson, 11 Tom Marshall, 10 Owen Williams, 9 Willi Heinz, 8 Ben Morgan, 7 Lewis Ludlow, 6 Ross Moriarty, 5 Jeremy Thrush, 4 Ed Slater, 3 John Afoa, 2 James Hanson, 1 Val Rapava Ruskin
A disposizione: 16 Motu Matu’u, 17 Josh Hohneck, 18 Fraser Balmain, 19 Tom Savage, 20 Ruan Ackermann, 21 Callum Braley, 22 Billy Burns, 23 Billy Twelvetrees
Marcatori Gloucester
Mete: Hanson (5), Marshall (27), Trinder (38), Afoa (55)
Trasformazioni: Williams (38, 56)
Calci di punizione: Williams (42, 63)
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