Champions Cup: il Racing resiste e passa a Clermont

I parigini, sornioni nella prima frazione, scavano il solco decisivo nella ripresa, sulle ali di un Carter superbo

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ph. Reuters

Clermont Auvergne e Racing 92 si giocano un posto in semifinale di Champions Cup al Parc de Sports Marcel Michelin. La partita inizia subito con i padroni di casa a fare la voce grossa e a guadagnare due punizioni, che un Parra in grande spolvero piazza in mezzo ai pali senza esitazioni per il 6-0. Clermont vuole subito indirizzare la sfida mettendo grande forza negli impatti: a farne le spese, però, è Yato, che viene rilevato da Chouly. La disciplina degli ospiti è messa a dura prova: le Roux non riesce a contenere i bollenti spiriti regalando nuovamente, per effetto di una reazione ritenuta eccessiva – ma non punita (giustamente) dall’arbitro con alcun cartellino -, un’altra punizione a Parra, che non sbaglia mettendo a referto il 9-0. 

La reazione del Racing arriva all’improvviso ed in maniera perentoria. Sugli sviluppi di una touche, Vakatawa recupera l’ovale e lo schiaccia andando oltre ma l’arbitro annulla. Il TMO infatti rileva un’ostruzione da parte di Chat su Lamerat. E’ comunque il preludio alla segnatura parigina. Andreu raccoglie in maniera perfetta l’ovale su un calcio di liberazione seminando con la sua corsa slalomeggiante mezza difesa dei rivali. A quel punto è Chat a ricevere un passaggio al largo: il tallonatore mostra tutta la sua forza fisica debordante, sterzando verso l’interno. Ancora un paio di trasmissioni, con il solito Lauret che ci mette lo zampino, e l’ovale giunge in posizione centrale a Nakarawa. Il seconda linea corre battendo l’ultima guardia e allungandosi praticamente sotto ai pali. Machenaud converte per il 9-7.

Le redini del gioco sono chiaramente passate di mano. Gli ospiti entrano in fiducia mettendo a freno il gioco aereo di Clermont. Abendanon finisce nel mirino della coppia Nakarawa-Thomas, i quali costringono il numero quindici ad un tenuto dopo una presa al volo isolata. Machenaud trasforma i punti del vantaggio ospite, che però dura il tempo di un amen. Sul restart, infatti, i gialloblu, oggi in maglia scura, riescono a garantirsi un possesso palla che vede ancora Parra accendersi e – dopo uno splendido loop – imbeccare al largo la corsa vincente di Betham. L’ala riesce a resistere al ritorno avversario, schiacciando alla bandierina. Si va, cosìm sul 14-10.

Il primo tempo sembra possa chiudersi con questo parziale, ma non è così. Negli ultimi cinque giri di lancette la formazione allenata da Franck Azéma si scopre particolarmente fallosa concedendo a Machenaud due chance per accorciare le distanze: il mediano di mischia non è perfetto nella prima circostanza, mentre sul secondo tentativo (ormai a tempo ampiamente scaduto) si riscatta, mandando le squadre al riposo sul 14-13.

L’avvio di ripresa si rivela immediatamente spumeggiante, con un botta e risposta dalla piazzola. Machenaud manda avanti i suoi al minuto 42, ma, 3 giri d’orologio dopo, Parra ristabilisce le distanze, fissando il punteggio sul 17-16, con Abendanon che era arrivato a due millimetri dalla linea di meta, sugli sviluppi del vantaggio (non concretizzato per un soffio) in favore dei padroni di casa. Il ritmo della gara si alza in modo impetuoso, dettato, in primis, dall’apertura dei locali, Pato Fernandez, assecondato, però, anche dagli avversari, con l’intensità che impenna della gara che impenna letteralmente nella prima metà della seconda frazione.

All’ora di gioco cambio di livello internazionale da una parte e dall’altra, con Laidlaw che prende il posto di un Parra brillante, e Dan Carter che sostituisce Vakatawa. Il fuoriclasse neozelandese impiega solamente 3 minuti per lasciare un segno indelebile sul match. Break superbo e servizio celestiale (rivisto al TMO per un potenziale in avanti) per Andreu, con l’ala del Racing che timbra la meta del sorpasso. Machenaud trasforma e gli ospiti volano sul più 6. Carter sale in cattedra e cambia il registro nella distribuzione della squadra di Parigi, che colpisce nuovamente, con Machenaud che serve in modo sublime Palu, per la segnatura del 17-28. Clermont sembra poter rientrare con l’intercetto di Grosso che vola oltre la linea di meta, ma viene tutto annullato per un in avanti precedente.

I padroni di casa provano l’assalto finale, ma le loro offensive si spengono sul muro ospite, con il Racing 92 che vola in semifinale, dove affronterà il Munster di Van Graan.

Clermont: 15 Nick Abendanon, 14 Peter Betham, 13 Damian Penaud, 12 Rémi Lamerat, 11 Remi Grosso, 10 Pato Fernandez, 9 Morgan Parra, 8 Fritz Lee, 7 Alexandre Lapandry, 6 Peceli Yato, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Arthur Iturria, 3 Rabah Slimani, 2 Benjamin Kayser, 1 Etienne Falgoux
A disposizione: 16 John Ulugia, 17 Loni Uhila, 18 Davit Zirakashvili, 19 Sitaleki Timani, 20 Damien Chouly, 21 Greig Laidlaw, 22 Camille Lopez, 23 Wesley Fofana

Mete: Peter Betham (34′)
Trasformazioni:
Punizioni: Morgan Parra (6′,11′,18′)

Racing 92: 15 Louis Dupichot, 14 Teddy Thomas, 13 Virimi Vakatawa, 12 Henry Chavancy, 11 Marc Andreu, 10 Pat Lambie, 9 Maxime Machenaud, 8 Yannick Nyanga, 7 Bernard le Roux, 6 Wenceslas Lauret, 5 Leone Nakarawa, 4 Donnacha Ryan, 3 Ben Tameifuna, 2 Camille Chat, 1 Eddy Ben Arous
A disposizione: 16 Ole Avei, 17 Vasil Kakovin, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Boris Palu, 20 Baptiste Chouzenoux, 21 Dan Carter, 22 Xavier Chauveau, 23 Joe Rokocoko

Mete: Leone Nakarawa (24′), Andreu (63′), Palu (65′)
Trasformazioni: Maxime Machenaud (26′, 42′, 64′)
Punizioni: Maxime Machenaud (32′,43′)

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