Champions Cup: derby francese al Marcel Michelin

Clermont e Racing 92 si sfidano alle 14 in casa dei gialloblu: in palio la semifinale in una partita “too close to call”

ph. Reuters

Too close to call, dicevano quelli di quei tempi là, quando ad occhio nudo era impossibile valutare quale dei due cavalli avesse davvero varcato la linea per primo. E’ diventata poi una frase entrata nel gergo politico, ma descrive anche perfettamente la difficoltà nel prevedere l’andamento della partita di questo pomeriggio, con calcio d’inizio alle ore 14 al Marcel Michelin di Clermont.

In palio c’è la semifinale di Champions Cup, si affrontano Clermont e Racing 92 in un testa a testa tutto francese in cui le due squadre sono davvero così vicine da essere forse il quarto di finale più incerto del poker ovale di questo fine settimana.

Clermont si gioca tutto, il Racing galoppa: fate il vostro gioco.

All in per Clermont

Non ci sono più alibi per Clermont: la partita di oggi è quella per fare davvero sul serio. Gli infortuni in serie, le difficoltà in campionato, tutto deve essere lasciato dietro le spalle perché la stagione dei gialloblu passa dal campo di casa, dove dovranno battere i temibili rivali e connazionali per poter accedere alle semifinali e inseguire almeno un titolo in questa stagione, visto che la corsa ai playoff in campionato è ormai un miraggio: 16 punti di distacco dal sesto posto, con tre squadre che li precedono in classifica e solo quattro giornate alla fine della stagione regolare.

D’altra parte, di aver rinunciato al campionato Clermont non ha fatto un mistero: lo scorso fine settimana ha subito un pesante 49 a 0 a Tolone, senza offrire opposizione nel corpo né tanto meno nello spirito, piuttosto arrendevole a dirla tutta. Quello che peraltro andrà in campo oggi è un quindici che rispetto a quello di Tolone vede i soli Damien Penaud, Morgan Parra e Arthur Iturria scendere in campo.

Frank Azema ha rivoluzionato la sua formazione titolare, scegliendo una squadra fresca e riposata per l’assalto all’obiettivo più ambizioso. Fuori Scott Spedding per scelta tecnica, il triangolo allargato sarà composto da Abendanon, Betham e Grosso, quest’ultimo visto in gran forma nel corso del Sei Nazioni.

Lamerat e Penaud compongono una coppia di centri elusiva e tuttofare, con Wesley Fofana pronto a essere un cambio di qualità in panchina. A orchestrare il gioco ci sarà come detto Parra, con al suo fianco l’argentino Patricio Fernandez, che vince la competizione con Camille Lopez, ancora non del tutto pronto a partire dall’inizio, e Luke McAlister.

In terza linea Fritz Lee è affiancato da Lapandry e Yato, mentre più avanti domina la coppia di seconde linee della nazionale francese Iturria e Vahaamahina. In prima linea tutto il mix di esperienza di Rabah Slimani, Benjamin Kayser e Etienne Falgoux.

Squadra potente quella del Clermont, che ha però nel triangolo allargato e nelle linee di corsa di Penaud quattro giocatori dai piedi ballerini capaci di scompaginare l’organizzazione di qualsiasi difesa.

A Parigi non si fanno prigionieri

Il Racing 92, da par suo, ha dovuto faticare per vincere in quel di Lione nello scorso fine settimana, vincendo di due punti grazie ad una meta di Pat Lambie a poco più di dieci minuti dal termine. I ciel-et-blanc arrivano con solamente due cambi rispetto al XV di Lione, inserendo Henry Chavancy per Anthony Tuitavake e Marc Andreu per Juan Imhoff, che non sarà neanche in panchina.

Una scelta significativa, ma a Parigi Laurent Labit e Laurent Travers non fanno prigionieri. Nemmeno se portano un nome eccellente come quello di Daniel Carter, che si siederà in panchina lasciando la maglia numero 10 a Pat Lambie, che da quando è arrivato ha saputo conquistare la fiducia dei due tecnici e insediarsi stabilmente nel XV titolare. Non sempre i giocatori provenienti dall’emisfero australe riescono ad adattarsi con rapidità al gioco muscolare francese, ma il sudafricano ha dimostrato di avere la stoffa giusta per mettersi nella cabina di regia di una delle potenze del Top 14.

Lambie farà coppia con Machenaud, che avrà la responsabilità dei calci piazzati, in mediana, comandando una linea arretrata dove spicca il nome di Virimi Vakatawa, ultimamente utilizzato dai parigini come secondo centro. All’ala spazio ancora al momento di forma di Teddy Thomas, man of the match anche domenica scorsa a Lione, nonostante non abbia messo punti sul tabellone.

Il pacchetto di mischia degli ospiti è invece impressionante: la prima linea si giova della mobilità di Eddy Ben Arous e dell’esplosività di Camille Chat, in seconda linea due giocatori opposti ma di grande livello come Leone Nakarawa e Donnacha Ryan, e per finire una terza linea estremamente fisica composta da Wenceslas Lauret, Bernard Le Roux e Yannick Nyanga a numero 8.

Proprio il terza linea ha parlato in conferenza stampa in settimana: “Non si arriva ai quarti di finale per caso – ha detto Nyanga riferendosi al difficile momento di Clermont in campionato – Ci prepariamo a un match aperto e combattuto”.

Gli ha fatto eco Andreu: “Nonostante una stagione particolare, Clermont è una squadra sempre capace di performare, come ha fatto contro i Saracens, e a maggior ragione di fronte al proprio pubblico.” Sarà infatti il primo quarto di finale che il Racing si troverà a giocare fuori casa, avendo affrontato i precedenti nel 2015 e nel 2016 davanti al proprio pubblico: una novità da non sottovalutare, vista l’importanza del fattore campo e la particolare rilevanza del tifo del Marcel Michelin sulle prestazioni della squadra di casa.

Lo ha ammesso Chavancy a Le Figaro: “Ho vinto una sola volta a Clermont. E’ stato in campionato, l’anno del titolo (2016, ndr). L’ho vissuto come un exploit. Come se avessimo vinto una finale, mi ricordo che c’era grande entusiasmo dopo quella partita. E’ molto difficile imporsi al Michelin. L’atmosfera è davvero particolare, con il pubblico che spinge alla grande la propria squadra. E’ dura vincere lì, ma quando accade, è ancora più bello.”

Una faccenda di spogliatoi

Il Marcel Michelin è indubbiamente uno dei protagonisti della partita, ma dello stadio si è parlato in settimana anche per le punzecchiature che le squadre hanno voluto mandarsi a distanza. L’episodio scatenante risale allo scorso 7 gennaio, quando alla U Arena, casa del Racing, arrivava proprio il Clermont.

Partita peraltro vinta di larga misura dal Racing 92, con un largo punteggio (58 a 6). Durante l’intervallo, però, l’emittente transalpina Canal+ mostra le immagini dei gialloblu, chiusi nel minuscolo e disadorno spogliatoio degli ospiti, per poi passare a inquadrare l’ampio ambiente dei padroni di casa, nuovo fiammante nel ventre della U Arena.

Episodio che il presidente del Clermont Eric de Cromières non si è fatto sfuggire di rammentare: “Non siamo così piccoli e meschini, noi. Non metteremo dei chiodini o delle puntine affinché i ragazzi se le piantino nei piedi prima di mettersi i calzettoni o le scarpe. Oppure degli armadi in moda tale da occupare una parte dello spazio. Non giocheremo a questi giochi da bambini.”

L’invettiva ha incontrato da subito la piccata replica del club parigino, che attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale ha voluto diffondere la planimetria degli spogliatoi della U Arena, dimostrando così la risicata differenza di misure fra un ambiente e l’altro, fornendo le cifre al metro quadro.

“Poiché i dati oggettivi valgono sempre di più di parole perentorie, ma mal informate, ecco alcuni elementi incontestabili circa gli spogliatoi degli ospiti dei club di Top 14 e di quelli della U Arena in particolare” recita il comunicato del Racing.

Sorvolando sui dettagli e sul merito della poco interessante contesa, almeno sportivamente parlando, l’aria che tira fra le due rivali francesi è tesa e pronta ad incendiarsi in una partita che sarà assai diversa dagli scontri di campionato fra le due squadre. Un elemento assai rilevante in tal senso sarà l’arbitraggio di Wayne Barnes, arbitro inglese dal metro diverso rispetto a quello a cui sono abituate le due squadre nel Top 14. La squadra che saprà maggiormente adeguarsi potrebbe avere un vantaggio significativo. Peraltro, la disciplina è un problema che ha afflitto il Racing 92 in diverse occasioni.

Altro punto su cui si gioca molto è l’impatto che avranno le panchine nel finale. Quella di Clermont, sulla carta, sembra avere qualcosa in più in termini di esperienza a questi livelli e di qualità diffusa (Chouly, Laidlaw, Lopez, Fofana) , anche se dall’altra parte si alzeranno in piedi vecchie volpi come Carter e Rokocoko.

Fattore campo, disciplina e panchina. Sono questi gli elementi principali che fanno pendere la bilancia leggermente in favore di Clermont. Gli ospiti, però, sono in un ottimo momento di forma e una vera e propria potenza. Il pronostico di questa partita è davvero too close to call.

Calcio d’inizio alle ore 14:00, diretta tv su Eurosport 2.

Le formazioni

Clermont: 15 Nick Abendanon, 14 Peter Betham, 13 Damian Penaud, 12 Rémi Lamerat, 11 Remi Grosso, 10 Pato Fernandez, 9 Morgan Parra, 8 Fritz Lee, 7 Alexandre Lapandry, 6 Peceli Yato, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Arthur Iturria, 3 Rabah Slimani, 2 Benjamin Kayser, 1 Etienne Falgoux
A disposizione: 16 John Ulugia, 17 Loni Uhila, 18 Davit Zirakashvili, 19 Sitaleki Timani, 20 Damien Chouly, 21 Greig Laidlaw, 22 Camille Lopez, 23 Wesley Fofana

Racing 92: 15 Louis Dupichot, 14 Teddy Thomas, 13 Virimi Vakatawa, 12 Henry Chavancy, 11 Marc Andreu, 10 Pat Lambie, 9 Maxime Machenaud, 8 Yannick Nyanga, 7 Bernard le Roux, 6 Wenceslas Lauret, 5 Leone Nakarawa, 4 Donnacha Ryan, 3 Ben Tameifuna, 2 Camille Chat, 1 Eddy Ben Arous
A disposizione: 16 Ole Avei, 17 Vasil Kakovin, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Boris Palu, 20 Baptiste Chouzenoux, 21 Dan Carter, 22 Xavier Chauveau, 23 Joe Rokocoko

Lorenzo Calamai

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