Il torneo nell’ex colonia britannica è il più prestigioso appuntamento del circuito mondiale a Sette
Dal 6 all’8 aprile vanno in scena ad Hong Kong le Men’s Sevens World Series, che ripartono dalla sfida a distanza tra Sudafrica e Fiji, le due Nazionali più in forma del momento e in lotta per il vertice della classifica generale.
I gironi dell’edizione 2018 vedono i campioni olimpici e gli All Blacks favoriti su Russia e Samoa nella Pool A. Kenya e Australia puntano ai primi due posti del Girone B, contro Spagna e Canada. Sudafricani e inglesi si giocano, verosimilmente, la leadership della Pool C; Scozia terza incomoda e Corea quale team ospite di tappa. Quindi il Girone D, con gli Stati Uniti e l’Argentina in pole position, ma Galles e Francia sono due avversari abbastanza ostici.
La tappa di Hong Kong, come da tradizione, si sviluppa su tre giorni.
Kick off inaugurale venerdì 6 aprile a mezzogiorno (ora italiana) e primo slot di partite che si chiude alle 15. Si riparte il sabato mattina, alle 5:14, ancora con le sfide dei gironi qualificatori, che proseguono fino alle 12 circa. Nelle prime ore della domenica (dalle 3:30) le sfide a eliminazione diretta.
Quarti di finale dalle 5 alle 6:15 circa; semifinali che iniziano alle 9:41, sempre la domenica mattina; finale Challenge alle 11:30; finale terzo posto alle 12:30 e finalissima per l’oro alle 13.
Il torneo nell’ex colonia britannica – una delle due tappe stagionali in programma in Asia per il campionato maschile (l’altra è Singapore, a fine mese) – è da molti considerato il più prestigioso appuntamento del circuito mondiale a Sette. Organizzato dalla Hong Kong Rugby Union, giunge quest’anno all’edizione numero 43.
Da tre anni è dominio incontrastato da parte dei figiani, che nel 2017 hanno superato in finale proprio i Blitzboks con un perentorio 22-0. Il Sudafrica è arrivato per quattro volte in finale, ma non è mai riuscito a conquistare l’oro. Fiji, invece, è anche la Nazionale che qui vanta maggiori vittorie in assoluto (17) davanti a Nuova Zelanda (11) e Australia (5).
Lo scorso anno, inoltre, l’inglese Dan Norton ha segnato la sua 245esima meta in carriera, diventando da allora il più prolifico marcatore di sempre del Sevens mondiale.
Ma Hong Kong – dal 2014 – è anche l’appuntamento in cui le Nazionali “minori” si giocano l’unico posto disponibile, ogni anno, per prendere parte alle Series del campionato successivo. Nel 2017 – nel torneo maschile – è stata la Spagna a conquistare la wildcard verso il torneo maggiore; in precedenza si erano imposti anche i VII di Russia e Giappone, una volta anche a scapito dell’Italia.
Quest’anno niente Asia per gli Azzurri: a contendersi il salto di categoria saranno, tra il 6 e il 7 aprile, dodici squadre: Giappone, Uganda, Cile, Georgia, Papua Nuova Guinea, Germania, Zimbawe, Irlanda, Uruguay, Giamaica, Isole Cook e i padroni di casa di Hong Kong.
Giovedì 5 e venerdì 6 si disputa anche il torneo di qualificazione femminile. In campo Sudafrica, Kenya, Papua Nuova Guinea, Messico, Brasile, Cina, Kazakistan, Hong Kong, Galles, Belgio, Polonia e Argentina.
Le Series a sette rappresentano forse il principale appuntamento sportivo dell’anno a Hong Kong, e sugli spalti sempre gremiti non mancano i tanti spettatori pronti a dare spettacolo, tra maschere e balletti.
Come sempre è possibile seguire gratuitamente in diretta streaming le Sevens World Series sul sito www.worldrugby.org e sulla pagina Facebook ufficiale.
Gironi
Pool A: Fiji, Nuova Zelanda, Russia, Samoa
Pool B: Kenya, Australia, Spagna, Canada
Pool C: Sudafrica, Inghilterra, Scozia, Corea
Pool D: Stati Uniti, Argentina, Galles, Francia
Classifica (dopo sei giornate): Sudafrica 109, Fiji 101, Nuova Zelanda 92, Australia 84, Argentina 77, Stati Uniti 73, Inghilterra 70.
Francesco Rasero
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