Con una vittoria da grande squadra Ulster espugna Murrayfield e rilancia la propria stagione. Ora anche il Benetton appare più lontano
EDIMBURGO – Edinburgh Rugby per fare la storia (mai, infatti, i rossoneri hanno disputato la post-season “celtica” da quando i playoffs sono stati introdotti nella stagione 2009/10), Ulster per non chiudere stasera la propria stagione domestica “accontentandosi” di un posto nello spareggio per decidere il settimo club di Guinness PRO14 che prendera’ parte alla prossima edizione di Champions Cup – dovendo, per questo, anche guardarsi le spalle dal ritorno del Benetton Treviso.
Stasera al BT Murrayfield si apre la diciannovesima giornata di Pro14 con una delle partite piu’ interessanti, assieme allo scontro di Llanelli di domani tra Scarlets e Glasgow Warriors (gara che potrebbe garantire ai Glaswegians la semifinale casalinga e regalare, addirittura, ad Edinburgh il secondo posto nella Conference B, un risultato che sarebbe incredibile). Per i rossoneri, senza dubbio, la sfida di stasera e’ l’appuntamento piu’ importante dopo la semifinale di Heineken Cup (giocata nel 2012 proprio contro Ulster a Dublino) e la finale di Challenge Cup del 2015 (persa a Londra contro Gloucester).
Non ci sono cambi nelle formazioni annunciate in settimana quando le squadre scendono in campo agli ordini di Nigel Owens, alla centoquarantaseiesima direzione di gara in PRO14, entrambe a caccia di un successo. Non piove, non c’e’ vento e il terreno ibrido della Highland Cathedral e’ perfetto, nonostante la nevicata scesa mercoledi per tutta la giornata sulla capitale scozzese.
Le prime fasi vedono Ulster piu’ intraprendente, sceso in campo cercando di imporre il proprio gioco, mentre Edinburgh sembra piu’ intenzionato a lasciar sfogare gli avversari cercando di contenerli, lasciando loro campo e possesso e provando a colpire di rimessa.
L’annata di Ulster e’ stata piuttosto deludente e, ad aggiungere miseria sulla Province di Belfast, e’ arrivato il processo in cui sono stati coinvolti Olding e Jackson, oltre all’indagine in corso su Gilroy, alle dimissioni del DoR, Les Kiss, l’addio gia’ annunciato dell’head coach, Jonno Gibbes, al termine della stagione e la difficolta’ di trovare gioco e risultati in maniera costante – non va dimenticato che Ulster non e’ stato capace di trovare un sostituto a Ruan Pienaar che ha lasciato Belfast per scelta della IRFU. I nordirlandesi quest’anno hanno raccolto solo due successi in trasferta, un dato che da solo spiega la loro posizione in classifica ma stasera hanno tutte le intenzioni di invertire la tendenza.
Tre punizioni concesse da Ulster (due da Rory Best al breakdown) mandano Duncan Weir – l’uomo della Provvidenza dei rossoneri nella gara giocata a Belfast due mesi fa, decisa da un suo drop a tempo scaduto – due volte dalla piazzola (3-0 al 9′, 6-7 al 15′) ma nel primo quarto i nordirlandesi vanno in meta due volte.
Al 12′, vinta la touche sotto l’East Stand (arrivata da un calcio di avanzamaneto sballato di Burleigh), l’ovale corre veloce su Piutau dalla parte opposta del campo che si libera di un avversario prima di servire Stockdale con un passaggio “sottomano” sul lato chiuso. L’ala irlandese, miglior giocatore dell’ultimo 6 Nations, avanza nei 22m avversari prima di servire Darren Cave in sostegno al suo interno mandando il centro in meta. Cooney dalla piazzola aggiunge i punti della trasformazione e al 19′ Piutau, servito da Cave, rompe il placcaggio di van der Merwe e va in tuffo di prepotenza oltre la linea scozzese.
Edinburgh entra nel secondo quarto sotto 6-12 ma soprattutto, come settimana scorsa, non sembra essere entrato in partita. Non a caso al 24′ Ulster trova la terza meta, con Cooney che avvia l’azione riciclando su Stockdale che dopo aver perforato, con una bella avanzata la colpevole difesa scozzese chiude il triangolo offrendo l’assist al mediano di mischia, che si incarica anche della trasformazione che manda Ulster oltre il break (6-19).
Dopo mezz’ora giocata “da Ulster”, i nordirlandesi tornano a mostrare tutta la loro fragilita’ quando Cooney si fa intercettare da Weir un passaggio destinato a McCloskey; l’apertura scozzese si fa cinquanta metri di corsa prima di andare in tuffo sotto i pali avversari e poi trasformare la sua marcatura, riportando i suoi sotto il break (13-19) e togliendo ad Ulster il momentum faticosamente costruito finora.
Tre minuti dopo Kinghorn per poco non trova la seconda meta, calciando troppo lungo per se stesso dopo aver eluso l’intervento di tre difensori, poi Gilchrist ruba una touche sulla metà campo trovata da un ottimo calcio di liberazione di Weir da dentro i propri 22m e Hidalgo-Clyne quasi offre a van der Merwe l’assist decisivo con un bel calcio dal box, che costringe comunque Ulster a giocare la touche nei propri 22m, rubata ancora dai rossoneri – stavolta da Toolis, che dopo qualche fase entra in fuorigioco in una ruck regalando una punizione che consente ad Ulster di tirare il fiato. A tre minuti dal termine della prima frazione (chiusa 13-19) Ludik e’ costretto a lasciare il campo zoppicando, sostituito da Tommy Bowe, alla sua ultima presenza al BT Murrayfield da giocatore dopo aver annunciato l’addio al rugby a fine stagione.
I primi dieci minuti della ripresa sono potenzialmente decisivi per le sorti del match, soprattutto se una delle due squadre riuscira’ a mettere punti a referto. La tensione e’ adesso intensa (rendendo la gara ancora piu’ bella e interessante) perche’ Ulster e ad una marcatura dal punto di bonus che riaprirebbe drammaticamente corsa ai playoffs, mentre Edinburgh deve solo vincere, non importa come, per garantirsi la post-season.
Ci pensa Cooney dalla piazzola a muovere il tabellino per primo al 50′ (13-22), rispedendo i padroni di casa a piu’ di due marcature di distacco – punendo una scorrettezza al breakdown dei rossoneri, decisione contestata dal pubblico del Murrayfield. Con poco meno di mezz’ora da giocare, lo spettro della seconda sconfitta casalinga consecutiva (dopo sei successi di fila in PRO14) inizia ad aggirarsi in EH12 ma i rossoneri, messi all’angolo, hanno uno scatto d’orgoglio che li riporta in partita.
Conquistata una punizione sui 5m avversari dopo numerose fasi che hanno davvero messo alle corde la difesa nordirlandese, i rossoneri scelgono la mischia (dopo che Cockerill inserisce Du Preez, Nel e Sutherland e prima aveva tolto uno spento Burleigh dando spazio a Dean) per punire la scorrettezza di Iain Henderson al breakdown. Al terzo reset, Owens decreta la meta tecnica che riapre la gara (20-22) premiando il grandissimo lavoro del pack scozzese.
Al 64′ una decisione di Owens (che fischia un fallo a Ritchie, convinto invece di aver salvato la sua squadra fermando l’avanzata di Cave) riporta Cooney sulla piazzola (20-25) ma la gara resta aperta, nonostante Ulster sia riuscito, in qualche modo, a resistere allo sforzo di Edinburgh che nel terzo quarto e’ stato davvero intenso.
La gara entra negli ultimi dieci minuti con Ulster ancora avanti di cinque punti e in possesso dell’ovale, riuscendo a tenere a bada le sfuriate di van der Merwe e Kinghorn e tenendo i rossoneri per la maggior parte del tempo nella loro meta’ campo. Non solo, al 78′ i nordirlandesi completano la loro “serata perfetta” trovando la meta del bonus offensivo con Iain Henderson (decisamente il mio man of the match oggi) bravo nel pick and go decisivo.
Cooney trasforma per il 20-32 con cui si chiude il match, risultato pesantissimo che condanna Edinburgh a dover vincere le prossime due gare (contro Scarlets e Warriors) per assicurarsi i playoffs. Ulster, invece, rischia stasera di aver riaperto clamorosamente la sua stagione. Con una gara da recuperare, infatti, i nordirlandesi sono adesso a soli otto punti di distacco da Edinburgh e dal terzo posto. Alzi la mano chi, solo qualche ora fa, l’avrebbe previsto.
Edinburgh Rugby: 15 Blair Kinghorn 14 Dougie Fife 13 Mark Bennett 12 Phil Burleigh 11 Duhan van der Merwe 10 Duncan Weir 9 Sam Hidalgo-Clyne 1 Jordan Lay 2 Stuart McInally (C) 3 Simon Berghan 4 Ben Toolis 5 Grant Gilchrist 6 Magnus Bradbury 7 Jamie Ritchie 8 Bill Mat
A disposizione: 16 Neil Cochrane 17 Rory Sutherland 18 WP Nel 19 Lewis Carmichael 20 Cornell du Preez 21 Sean Kennedy 22 Jaco van der Walt 23 Chris Dean
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Weir (30′), meta tecnica (58′)
Trasformazioni: Weir (30′), meta tecnica (58′)
Punizioni: Weir (9′, 15′)
Ulster Rugby: 15 Charles Piutau, 14 Louis Ludik, 13 Darren Cave, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny McPhillips, 9 John Cooney, 1 Andy Warwick, 2 Rory Best (C), 3 Tom O’Toole, 4 Matthew Dalton, 5 Iain Henderson, 6 Matthew Rea, 7 Nick Timoney, 8 Jean Deysel
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Tommy O’Hagan, 18 Rodney Ah You, 19 Alan O’Connor, 20 Sean Reidy, 21 David Shanahan, 22 Angus Curtis, 23 Tommy Bowe
Marcatori Ulster Rugby
Mete: Cave (12′), Piutau (19′), Cooney (24′), Henderson (78′)
Trasformazioni: Cooney (13′, 25′, 79′)
Punizioni: Cooney (50′, 64′)
Matteo Mangiarotti
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