Il seconda linea della Botter Tarvisium ha sventato una squalifica ingiusta
Michele Sutto, avanti della Botter Tarvisium, compagine di serie A, è recentemente salito agli onori delle cronache sportive, dimostrandosi uomo, ancor prima che atleta, di grandi valori, intervenendo di persona per sventare un’ingiusta squalifica comminata ad un suo avversario. Sulle colonne de Il Gazzettino, infatti, è emersa negli ultimi giorni una bella storia relativa al seconda linea ex Benetton Treviso.
Nel corso della sfida tra Botter Tarvisium e Rangers Vicenza, Sutto era stato colpito in maniera pericolosa dal pilone avversario Damiano Cenghialta. Cose che possono capitare, non fosse che a Cenghialta venne imputato, stando al giudice di linea, anche un morso al rivale. Segnalazione pesante, che ha portato il giudice sportivo a squalificare per sei mesi il giocatore della squadra vicentina, un lasso temporale enorme, rispetto a quello che avrebbe dovuto scontare per il semplice intervento pericoloso in maul.
Una sanzione pesante, ma anche beffarda, perché quel morso non era mai stato dato. Così, Michele Sutto si è preso la briga di intervenire per scagionare dalle accuse l’incolpevole avversario, testimoniando senza mezzi termini in suo favore, asserendo che il brutto gesto nei suoi confronti non era mai stato compiuto. Preso atto della nuova situazione, il giudice sportivo ha ridisegnato la squalifica, limitandola, correttamente, a 3 settimane e ripulendo la “fedina morale” del povero Cenghialta, meritatamente riabilitato dal fair play di Sutto.
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