Ve lo ricordate Johan Goosen?

Il giocatore si era apparentemente ritirato nel 2016, ma tornerà in campo domani con i Cheetahs per poi andare a Montpellier

goosen

ph. Sebastiano Pessina

Nella formazione annunciata dai Cheetahs per la sfida contro Munster, domani sera alle 19:35, spicca un nome che da almeno un anno e mezzo era sparito dal rugby internazionale, quello di Johan Goosen. Classe 1992, il sudafricano è stato schierato dal coach Rory Duncan come mediano d’apertura della franchigia di Bloemfontein, con cui Goosen aveva cominciato ad allenarsi circa un mese fa per ritrovare la forma migliore. La sua storia personale, nonostante l’etàà relativamente giovane, è stata quantomeno singolare negli ultimi tempi, e prende una piega tanto improvvisa quanto incredibile il 16 dicembre 2016.

Cos’era successo

Nella fase ascendente della carriera, a 24 anni e con un premio di miglior giocatore del Top 14 2015/2016 in bacheca, Goosen fa sapere al Racing 92, il suo club di appartenenza, di voler ritirarsi dall’attività agonistica per poter assumere il ruolo di direttore commerciale in un’azienda agricola in Sudafrica, suo Paese natale (con gli Springboks aveva anche collezionato 12 presenze e segnato 13 punti).

Il proprietario del Racing, Jacky Lorenzetti, fin da subito fa capire di voler prendere le dovute precauzioni: “Naturalmente il Racing 92 ha il diritto di intraprendere tutte le azioni legali del caso nei confronti di Goosen e di coloro che lo hanno consigliato nella sua decisione”, si legge il comunicato stampa con cui si annuncia la sorprendente decisione del giocatore, che in stagione era sceso in campo con la propria squadra solo in tre occasioni.

Le perplessità di Lorenzetti sembrano diventare qualcosa di concreto già nei giorni successivi, poiché secondo alcune indiscrezioni di Midi Olympique Goosen si sarebbe ritirato solo per forzare la mano con il Racing e rescindere il contratto che lo legava con il club parigino (oltretutto rinnovato ad aprile fino al 2020 per una cifra di 500.000 euro all’anno), sfruttando una lacuna del sistema contrattuale francese.

In questo modo, Goosen avrebbe potuto accasarsi ad un’altra squadra; non a Montpellier, come si ipotizzava inizialmente, a causa di una regola che vieta al giocatore di sottoscrivere un contratto con un altro club transalpino per i 18 mesi successivi dopo aver rescisso adducendo false motivazioni, ma al Gloucester, ovvero un club di Premiership – dove le regole della lega dei club francese naturalmente non hanno valore – di cui l patron del Montpellier Mohed Altrad sarebbe voluto diventare il principale azionista.

Le intenzioni espansionistiche di Altrad, tuttavia, vengono bloccate il 18 aprile 2017 dagli altri club di Premiership, che vietano al milionario di origini siriane di acquisire il 45% delle azioni del Gloucester, fissando come paletto il 20%. Altrad, a questo punto, decide di ritirare la sua proposta di investire all’interno del club.

Goosen, intanto, torna effettivamente in Sudafrica ma senza aver ottenuto la risoluzione contrattuale dal Racing. Nel marzo 2017, sempre Midi Olympique dice che il ritorno forzato di Goosen a Parigi è soltanto una questione di giorni. Nella capitale francese il sudafricano, però, non è mai sbarcato nuovamente e difficilmente lo farà in futuro.

A febbraio, infatti, sia L’Equipe sia Rugbyrama riportano la notizia di un accordo tra Lorenzetti e Altrad per il pagamento di una clausola che liberi immediatamente il giocatore dal suo contratto con il Racing, senza aspettare altre due stagioni. Altrad, insomma, pagherà al Racing la somma di 1,5 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di Goosen dal 2018/2019, creando anche un precedente piuttosto interessante per quanto riguarda i trasferimenti dei giocatori di rugby, che in genere avvengono alla fine del contratto, senza esborsi da parte della società acquirente

Un nuovo inizio

Il ritorno in campo di Johan Goosen, invece, arriverà dopo 524 giorni l’ultima apparizione in maglia Racing, datata 6 novembre 2016. Un mese fa è tornato ad allenarsi con i Cheetahs, suo ex club con cui ha giocato dal 2010 al 2014 in Vodacom Cup, Currie Cup e Super Rugby (44 presenze e 394 punti) e con cui si allenerà fino a giugno.

Ad assistere alla sua prima partita dal fantomatico ritiro, secondo Netwerk 24, ci sarà anche Rassie Erasmus, CT del Sudafrica che potrà valutare la prestazione dell’utility back 25enne anche in chiave Nazionale, in vista dei prossimi impegni di giugno contro l’Inghilterra.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Stephen Varney in Galles dalla prossima stagione?

Secondo alcune voci il mediano di mischia azzurro interesserebbe a una franchigia di URC del suo paese natale

11 Novembre 2024 United Rugby Championship / Altri club
item-thumbnail

URC: le formazioni di Bulls e Scarlets, avversarie delle italiane

Venerdì 25 ottobre Benetton e Zebre giocano in contemporanea contro due squadre che si sono affrontate tra loro una settimana fa

item-thumbnail

Ross Byrne potrebbe rinunciare alla nazionale irlandese e andare in Francia

Il mediano irlandese sta soffrendo la grande concorrenza sia nell'Irlanda che a Leinster

item-thumbnail

URC: le formazioni delle avversarie delle italiane

Lions e Dragons sono due compagini assolutamente da non sottovalutare

item-thumbnail

Il Leinster è l’unica squadra rimasta imbattuta fino a qui

Con la vittoria nel derby irlandese con il Munster gli uomini di Dublino conservano immacolata la propria classifica. Sono i soli a esserci riusciti n...

item-thumbnail

URC: la formazione degli Sharks che sfida il Benetton a Monigo

La squadra sudafricana è ancora priva di molti suoi Springboks, ma assolutamente da non sottovalutare