FInisce 35-22. Gara quasi sempre nelle mani di Glasgow. Ulster batte gli Ospreys e resta in corsa per i playoff
GLASGOW – La pioggia, caduta abbondante in settimana, concede una tregua nel pomeriggio, lasciando pozzanghere piuttosto evidenti in giro per la città e una nebbiolina che aleggia sul campo artificiale dello Scotstoun Stadium, anche stasera – ultima gara casalinga della regular season per i Glaswegians – esaurito in ogni ordine di posto.
I Warriors scendono in campo virtualmente da vincitori della Conference A (e con il diritto di giocare la semifinale casalinga) perchè i Cheetahs, a fine primo tempo (la gara di Bloemfontein è iniziata un’ora prima rispetto a quella dello Scotstoun Stadium) conducono 17-7 su Munster (che riuscirà a vincere, però, 17-19 con un secondo tempo orgoglioso deciso dal piede di JJ Hanrahan e Conor Murray). Non per questo, però, possono permettersi di rilassarsi perchè coach Rennie, in settimana, era stato chiaro: la prestazione di Llanelli è stata “flat”, se si vogliono raggiungere certi risultati bisogna mettere in campo una diversa attitudine – e i cambi effettuati alla squadra sono, anche, frutto di quella performance.
I Warriors hanno avuto una stagione a due facce, finora: alla deludente campagna europea fa da contraltare un’annata “domestica” quasi trionfale, dominata praticamente dalla prima giornata (tre sole sconfitte rimediate finora, due nelle ultime due trasferte).
La serata degli scozzesi, però, si apre nel peggiore dei modi; dopo poco meno di un minuto e mezzo, infatti, Connacht va in meta con Bealham a chiudere una rolling maul nata da penal’touche – e non trasformata da Carty, che spedisce l’ovale lontanissimo dai pali, meta confermata dal TMO.
Sotto 0-5, i Glaswegians hanno una reazione immediata e vanno in meta con Stuart Hogg, servito da DTH van der Merwe dopo uno slalom di quasi quaranta metri tra la difesa irlandese. Horne, da posizione angolata, è perfetto nella trasformazione e i Warriors, al 4′, passano a condurre, allungando oltre il break poco dopo grazie a due piazzati dell’apertura (al 13′, il risultato è 13-5).
Connacht prova a farsi vedere in attacco ma ogni volta che regala il possesso ai Warriors va sotto pressione; al 21′ Horne sceglie ancora i pali (16-5) a punire l’indisciplina degli irlandesi al breakdown, un’area in cui i Warriors stasera stanno facendo piuttosto bene. Poteva andare peggio a Connacht se l’azione, nata da un ottimo break di Sam Johnson, non si fosse arenata sui 5m per un errore di comunicazione dei Warriors.
Al 24′ Carty, dalla piazzola, trova i pali, fermando sul 16-0 il parziale dei Warriors ma nell’azione successiva gli scozzesi trovanola seconda meta, stavolta con il rientrante Alex Dunbar, bravo ad infilarsi tra le maglie larghissime della difesa irlandese e andando fino in fondo, prima che Horne trasformi per il 23-8 (al 27′).
La gara non offre più particolari spunti di interesse, ad eccezione della staffetta tra due dei giocatori preferiti dello Scotstoun; si tratta di DTH van der Merwe, costretto a lasciare il campo per infortunio alla presenza numero 99, e Niko Matawalu che entra all’ala al suo posto. I Warriors chiudono comunque il primo tempo in attacco, scegliendo la touche per punire l’ultima infrazione degli avversari e, dopo qualche fase e con un vantaggio, trovano la terza meta con Fraser Brown, una marcatura che chiude di fatto il match e che Horne trasforma per il 30-8 con cui le squadre vanno a riposo.
I Warriors tornano in campo con ancora più voglia di giocare e dopo quattro minuti a ritmo indiavolato trovano la meta del bonus offensivo con Henry Pyrgos che chiude, contro la base del palo sotto il North Stand, una bella azione avviata da un passaggio sottomano di Dunbar in avanzamento. Horne sbaglia, da posizione più che favorevole, il suo primo calcio di serata e il risultato resta 35-8.
Dopo la sfuriata iniziale, ottenuto anche il punto di bonus – il tredicesimo, in totale, di questa stagione – i Warriors lasciano campo a Connacht e si trovano, per qualche fase, a dover difendere sulla propria linea di meta, commettendo anche qualche fallo di troppo. Il direttore di gara è così costretto a richiamare capitan Gibbins e nell’azione successiva gli irlandesi vanno vicinissimi alla meta, fermati da Matawalu che riesce a tenere l’ovale alto.
Connacht resta accampato sui 5m scozzesi, prendendosi tre punizioni consecutive in chiusa (con annesso richiamo di Murphy, il direttore di gara) alla quarta arriva il giallo ad Allan per continue scorrettezze. Connacht sceglie adesso la penal’touche ma i Warriors difendono superbamente sulla maul e conquistano, dopo una decina di minuti, il possesso dell’ovale.
Al 64′ entra in campo John Muldoon, “leggenda” di Connacht, che, dopo aver annunciato l’addio al rugby al termine della stagione, gioca così la sua ultima gara in Scozia (dove nel 2016, ad Edimburgo, ha guidato la Province di Galway alla conquista del titolo) e tre minuti dopo Caolin Blade va in meta di prepotenza dopo aver rotto i placcaggi di Ali Price e Alex Dunbar. Carty trasforma per il 35-15 e Connacht adesso continua a spingere – Adeolokun si mette in mostra con un paio di belle avanzate – e al 74′ i Warriors restano ancora in inferiorità (giallo a Rob Harley per entrata laterale in maul).
Due minuti più tardi arriva la meta tecnica per Connacht, grazie all’ottimo lavoro del pack irlandese, che riduce ulteriormente lo svantaggio (35-22) ma non riesce a conquistare il punto di bonus difensivo. I Warriors, infatti, chiudono in attacco e, a tempo scaduto, Russell calcia fuori il calcio di punizione ottenuto.
I Warriors conquistano la semifinale casalinga, Connacht non riesce a prendersi il secondo successo esterno stagionale.
Le altre della serata:
Ulster-Ospreys 8-0: Partita delicatissima a Belfast, con i padroni di casa che, se vogliono tenere vive le loro speranze di playoffs, devono vincere (possibilmente con bonus). Dopo un primo tempo molto equilibrato chiuso con i nordirlandesi avanti 3-0 (piazzato di Cooney al 6′), anche nella ripresa Ulster non riesce a spezzare la resistenza degli Ospreys. Al 58′ i gallesi restano in inferiorità (giallo a Hassler) ma nemmeno con l’uomo in più Ulster è capace di trovare un varco tra le linee difensive avversarie. Al 67′ il TMO annulla la marcatura di Timoney che si era avventato sul grubber di Marshall, ma a tempo scaduto arriva la marcatura di Stockdale a regalare il successo ad Ulster, togliendo ai gallesi anche il punto di bonus difensivo. Il successo manda Ulster a quattro punti di distacco da Edinburgh, impegnato domani contro gli Scarlets, lasciando i nordirlandesi in corsa per i playoffs. Il Benetton ora insegue a 5 punti.
Cheetahs-Munster: superba vittoria in rimonta per gli irlandesi, che, con quattro calci piazzati nella ripresa, ribaltano un esito che sembrava ormai scritto in favore dei padroni di casa, vincendo sui Cheetahs 19-17, in quel di Bloemfontein. Decisivo, per Munster, l’ingresso dalla panchina di Conor Murray, autentico ispiratore del sorpasso della Red Army nel corso della ripresa.
Il tabellino di Glasgow v Connacht:
Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Tommy Seymour 13. Alex Dunbar 12. Sam Johnson 11. DTH van der Merwe 10. Peter Horne 9. Henry Pyrgos 1. Alex Allan 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4. Scott Cummings 5. Jonny Gray 6. Rob Harley 7. Callum Gibbins (C) 8. Matt Fagerson
A disposizione: 16. Grant Stewart 17. Jamie Bhatti 18. Siua Halanukonuka 19. Kiran McDonald 20. Chris Fusaro 21. Ali Price 22. Finn Russell 23. Niko Matawalu
Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Hogg (3′), Dunbar (27′), Brown (40′), Pyrgos (44′)
Trasformazioni: Horne (4′, 27′, 40′)
Punizioni: Horne (7′, 13′, 21′)
Connacht Rugby: 15 Darragh Leader, 14 Niyi Adeolokun, 13 Bundee Aki, 12 Peter Robb, 11 Matt Healy, 10 Jack Carty, 9 Kieran Marmion, 1 Denis Buckley, 2 Tom McCartney, 3 Finlay Bealham, 4 Ultan Dillane, 5 Quinn Roux, 6 Eoghan Masterson, 7 Jarrad Butler (C), 8 Eoin McKeon
A disposizione: 16 Shane Delahunt, 17 Peter McCabe, 18 Conor Carey, 19 Gavin Thornbury, 20 John Muldoon, 21 Caolin Blade, 22 Tom Farrell, 23 Stacey Ili
Marcatori Connacht Rugby
Mete: Bealham (1′), Blade (67′), meta tecnica
Trasformazioni: Carty (68′)
Punizioni: Carty (24′)
Matteo Mangiarotti
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