Guinness Pro14: le Zebre vincono a L’Aquila sui Dragons 34-32

La franchigia italiana ha la meglio al termine di una battaglia caratterizzata da fiammate offensive e tanti errori

ph Luca Sighinolfi

Nella splendida cornice del Fattori di L’Aquila, di fronte a 5872 spettatori accorsi allo stadio abruzzese, il match inizia subito con le Zebre in attacco, che trovano la meta al sesto minuto grazie alla fuga di Luus assistita da Bellini e finalizzata in mezzo ai pali dall’ultimo sostegno di Violi. I Dragons latitano in difesa, Canna intanto converte i punti del 7-0.

Al dodicesimo però, su un’azione convulsa gli ospiti accorciano: Canna trasmette a Minozzi, ma all’estremo – che scivola non lontano dai propri ventidue – sfugge l’ovale. Il pallone viene quindi raccolto da Sam Beard che serve il primo centro Edwards, la ricezione non è perfetta e complice uno scontro con Castello, impegnato in un recupero disperato, l’ovale schizza in mezzo alle mani del capitano delle Zebre senza che questo (ormai nella sua area di meta) riesca ad annullarlo. Ad approfittarne quindi, per la più comoda delle schiacciate a terra, è Jared Rosser. Robson però, manca la conversione. Si va sul 5-7.
La partita non conosce un attimo di pausa. Canna mette a referto tre punti calciando bene verso i pali, ma sul restart i gallesi sono lestissimi a marcare pesante nuovamente. Rosser questa volta fa tutto da solo: l’ala riceve in corrispondenza dell’out e, eludendo tre teneri placcaggi della difesa italiana, va oltre senza troppe difficoltà. La conversione non difetta a Robson, per il 10-12.
Si entra così negli ultimi venti minuti del primo tempo e la compagine in maglia giallorossa decide di mettere il piede sull’acceleratore approfittando anche degli errori delle Zebre. Prima il grabber di Charlie Davies raccolto in maniera vincente per la terza volta da Jared Rosser, il quale anticipa Bellini e batte sull’incrocio la difesa da ultimo baluardo di Minozzi, poi la stessa fuga solitaria e senza alcuna opposizione da parte del mediano di mischia gallese mandano le squadre al riposo sul 10-26.

Dagli spogliatoi però, gli uomini allenati da Bradley escono in maniera determinatissima. Violi sciupa l’avanzamento della maul non riuscendo a concretizzare una possibile situazione da meta, ma al quarantacinquesimo si fa perdonare dando il “La” all’azione che manda in meta capitan Castello: il numero nove riparte immediatamente, dopo un fallo subito da Bisegni, trasmettendo ad un ficcante Bellini che gioca bene con la superiorità al suo esterno e manda Castello a marcare in mezzo ai pali. Il pubblico abruzzese esplode perché capisce che è iniziata la rimonta. I tre punti messi sul tabellone da Robson non scalfiscono le certezze della franchigia italiana che continua a macinare il suo gioco. Al cinquantunesimo, non a caso, è Tommaso D’Apice a finire il lavoro di un carretto straordinariamente abrasivo, accorciando ulteriormente le distanze sul 22-29.

Gli ospiti, poco prima dell’ora di gioco pasticciano, con Robson che esegue un passaggio pessimo: l’ovale casca malamente a terra e viene calciato da Meyer oltre la linea di meta. Lo stesso avanti delle Zebre lo insegue e timbra la marcatura pesante che riporta gli italiani a meno 2 (27-29). L’indisciplina delle Zebre regala un calcio piuttosto agevole ai gallesi, calciato in mezzo ai pali da Robson, che riscatta immediatamente l’errore precedente. La squadra di Parma, però, non si abbatte, si riporta nei 22 metri avversari, e dopo un’azione multifase, torna a mettere il muso davanti nel punteggio. Canna prima firma la meta del pareggio, correndo un ottimo corridoio e battendo la difesa avversaria, e poi trasforma per il 34-32.

Al minuto 75 Rosser andrebbe a segno per la quarta segnatura personale del match, ma viene tutto annullato per un chiaro passaggio in avanti della franchigia gallese, che permette agli spettatori del Fattori di tirare un bel sospiro di sollievo. Gli ospiti non riescono più ad entrare nella zona calda rivale, provando a vincerla con un piazzato da oltre la metà del campo al minuto 83, ma il calcio risulta corto ed il pubblico abruzzese può così esultare.

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 David Sisi, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Sarto, 5 George Biagi, 4 Leonard Krumov, 3 Eduardo Bello, 2 Luhandre Luus, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Tommaso D’Apice, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Roberto Tenga, 19 Valerio Bernabò, 20 Andrea De Marchi, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Gabriele Di Giulio

Marcatori Zebre
Mete: Marcello Violi (6′), Tommaso Castello (45′), David Sisi (51′), Johan Meyer (56′), Canna (70′)
Conversioni: Carlo Canna (7′, 46′, 71′)
Punizioni: Carlo Canna (18′)

Dragons: 15 Zane Kirchner, 14 Ashton Hewitt, 13 Sam Beard, 12 Connor Edwards, 11 Jared Rosser, 10 Arwel Robson, 9 Charlie Davies, 8 Lewis Evans 7 Aaron Wainwright, 6 Rynard Landman, 5 Cory Hill (c), 4 Joe Davies, 3 Lloyd Fairbrother, 2 Elliot Dee, 1 Luke Garrett
A disposizione: 16 Liam Belcher, 17 Josh Reynolds, 18 Dan Suter, 19 Max Williams, 20 Taine Basham, 21 Owain Leonard, 22 Adam Warren, 23 Joe Goodchild

Marcatori Dragons
Mete: Jared Rosser (12′, 19′, 34′), Charlie Davies (40′)
Conversioni: Arwel Robson (20′, 35′, 41′)
Punizioni: Arwel Robson (48′, 66′)

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