È il secondo miglior metaman nella storia dei Bleus. Con Tolosa ha vinto tre campionati e tre Heineken Cup
Vincent Clerc ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica al termine della stagione. Il 35enne, attualmente nella rosa del Tolone, è stato uno dei giocatori europei più prolifici a livello internazionale con 34 mete con la maglia della Francia tra il 2002 e il 2013, che ne fanno il secondo miglior metaman nella storia della nazionale transalpina e il sesto a livello continentale.
Il trequarti ala, che ha debuttato nel professionismo con Grenoble, è stato uno dei simboli del Tolosa dei primi anni 2000, con cui ha vinto tre campionati (2008, 2011 e 2012) e tre Heineken Cup (2003, 2005, 2010) a cui ha contribuito con 132 mete in 337 presenze con il club più titolato di Francia (36 in Europa, record battuto da Ashton).
Con la maglia della nazionale, invece, ha raggiunto la semifinale nella Coppa del Mondo 2007 e la finale nel 2011 contro gli All Blacks, poi vittoriosi in una memorabile partita giocata all’Eden Park, mentre ha vinto il Sei Nazioni in tre occasioni (2004, 2007 e 2010) con due Grande Slam (2004 e 2010).
Nel 2016 si è trasferito a Tolone dopo quattordici stagioni a Tolosa, ma gli infortuni gli hanno permesso di accumulare appena dodici presenze (con due mete) in due anni.
“Un anno fa ho pensato che tutto fosse finito dopo il mio infortunio al tendine d’Achille. Ho pensato di fermarmi, ma il mio cuore mi diceva che la mia storia non era terminata, che c’era ancora un capitolo da scrivere. Mi sono battuto, ho lavorato e con pazienza mi è stata data l’opportunità di fare un’altra stagione. Mi mancheranno molte cose: amici, adrenalina, competizione, pubblico…”. Con queste parole, rilasciate in un messaggio sul suo profilo Twitter, Clerc ha voluto spiegare le sue sensazioni durante l’ultimo anno.
“J’ai décidé de mettre un terme à ma carrière. J’ai vécu un rêve de gamin. Je suis prêt, j’ai envie d’aller chercher encore un titre” ? .
? https://t.co/DTcim7lkfm— Vincent Clerc (@VincentClerc) 17 aprile 2018
“Ma quello che ricorderò è che ho vissuto per anni il sogno di un bambino; che sono stato meravigliosamente supportato nei momenti difficili. Mi rendo conto che queste saranno le ultime settimane, le ultime partite, le ultime fasi finali. Mi fa paura, ma mi rendo conto di avere ancora lo stesso entusiasmo. Voglio ancora ottenere un titolo. Se potessi ottenere un ultimo Bouclier de Brennus, sarebbe la migliore conclusione”.
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