Il mediano d’apertura respinge al mittente le accuse del dirigente del club: “Ho sempre dato il massimo per il San Donà”
Dopo le parole di ieri del presidente Alberto Marusso, quest’oggi è arrivata la risposta di James Ambrosini in merito alla questione sollevata dal massimo dirigente del San Donà, che ha accusato il giocatore di un “atteggiamento inaccettabile” nel non comunicare il suo trasferimento alle Fiamme Oro nella prossima stagione.
Il mediano d’apertura, tornato momentaneamente a Brisbane, si è difeso dichiarando a La Nuova Venezia che “addossare la colpa di una sconfitta ad un giocatore, solo perché ha deciso di andare via a fine stagione, non c’entra nulla con i valori del rugby. La decisione di non rinnovare era stata comunicata alla dirigenza molto tempo fa, se volevano fare una valutazione tecnica rispetto a questo avevano tutto il tempo ed il modo per farlo”.
Il riferimento di Ambrosini è soprattutto alle dichiarazioni di Marusso sul fatto che l’italo-australiano non avrebbe messo il club “nelle condizioni di valutare se e come impiegarlo nelle gare decisive per l’esito della stagione di termini di motivazioni personali e opportunità tecnica”.
“Io volevo solo giocare. Se sudi tutto l’anno per un obiettivo, l’unico pensiero è quello di andare in campo per raggiungerlo assieme ai tuoi compagni – ha continuato Ambrosini – Sono un professionista, ho sempre dato il massimo per il San Donà e questo l’ho detto in faccia al presidente anche nel nostro ultimo incontro. Se non avevo più parlato con nessuno della mia scelta era solo per restare concentrato sul campionato”.
Ambrosini poi si rivolge direttamente al presidente Marusso: “In ogni caso mi attendo che il presidente riveda formalmente la sua posizione entro sabato, quando sarò già in Italia anticipando il mio rientro. Se così non fosse, valuterò se e come difendere la mia immagine nelle sedi più opportune”.
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