Semifinale a senso unico all’Aviva stadium, gli irlandesi dominano dall’inizio alla fine
DUBLINO Quando lo scorso anno i Saracens maramaldeggiarono su Munster nella semifinale all’Aviva stadium, Brian O’Driscoll commentò: “Munster ha imparato che fra i quarti di finale e le semifinali di Champions c’è uno scalino da salire, perché il livello del gioco in semifinale è più alto che nei quarti”. Oggi gli Scarlets hanno imparato a proprie spese quella stessa lezione.
Sole con vento e splendido colpo d’occhio all’Aviva, anche se non c’è il tutto esaurito come a Pasqua contro i Saracens (lo speaker annuncerà 48.485 spettatori). Il primo acuto è di Steff Evans al 5’: Fardy lo placca alto mandando Halfpenny in piazzola da 45 metri decentrati per il 3-0 ospiti. Gli Scarlets cercano molto di rompere la linea alla mano al centro, Leinster tiene. Reazione e splendida meta Leinster tre minuti dopo: su una rimessa da sinistra l’ovale arriva a destra in un amen; gli Scarlets riescono a fermare Mc Fadden in extremis ma non a ripiazzare la difesa. James Ryan schiaccia un paio di fasi dopo e Sexton converte per il 7-3. Poco dopo un doppio break di Nacewa e Henshaw porta Leinster nei cinque metri, un in avanti di Leavy permette agli Scarlets di uscirne con la mischia ordinata. È però solo un attimo perché McFadden ruba un calcetto di Dan Jones e Leinster resta nei 22. Dopo alcune fasi c’è un tenuto nei cinque metri: Sexton fa 10-3.
La risposta dei gallesi è nella mischia ordinata nei 22 avversari sulla quale Leinster cede, permettendo ad Halfpenny di accorciare le distanze al 21’: 10-6. Calcetto diagonale di Sexton, McFadden mette pressione su Gareth Davies che è costretto a portare l’ovale dentro la propria area di meta. Dalla mischia sui cinque metri iniziano alcune fasi che portano Fardy in area di meta ma tenuto alto. Nuova mischia e dopo qualche altra fase Cian Healy schiaccia vicino ai pali, con Sexton che converte per il 17-6. Scarlets alcuni minuti nei 22 irlandesi intorno alla mezzora, poi Leavy entra lateralmente in un raggruppamento sui cinque metri e Halfpenny porta i rossi a nove al 34’. Le assenze nella terza linea di Leinster si fanno sentire e gli Scarlets hanno la meglio in mischia ordinata, ma la difesa dei boys in blue è attenta e l’attacco ha una varietà di armi che gli Scarlets non contengono. Sul finire del primo tempo molte fasi nei cinque metri costringono la difesa a convergere sul centro. A quel punto l’ovale va a destra in due passaggi e McFadden schiaccia nell’angolo a cronometro rosso. Sexton trasforma dalla linea laterale e Leinster va al riposo sul 24-9 e in pieno controllo del match.
Si ricomincia con Larmour per McFadden (colpo al momento della meta) e gli Scarlets che rubano la palla dopo aver difeso una decina di fasi sulla propria linea di meta. Si resta lì e un break di Cronin porta Leinster ancora nei cinque metri ma Larmour viene portato fuori e sulla rimessa successiva un placcaggio alto sempre di Cronin permette agli Scarlets di uscire da sei minuti di pressione senza aver subito punti. Leinster però sente la giugulare vicina e resta lì fin quando riesce ad addentarla. Un break di Sexton seguito da tre cariche consecutive Fardy-Ryan-Fardy, portano il seconda linea australiano a schiacciare la quarta meta di Leinster, che Sexton trasforma al 51’ per il 31-9. Una statistica: a questo punto James Ryan ha già messo insieme 13 cariche, uscirà prima del 70’con 16 e 12 placcaggi. Che abbiano ragione i, molti, che lo definiscono già adesso migliore di Paul O’Connell?
La partita finisce qui, anche se Leinster continua con intensità praticamente immutata. La sensazione che gli Scarlets rischino il massacro aumenta quando al 60’ Sexton sfonda la linea difensiva e va a schiacciare la quinta meta blue, per trasformare ed uscire fra l’ovazione dell’Aviva stadium.
Nei minuti rimanenti c’è tempo per un momento di rugby spettacolo intorno al 70′: millimetrico calcio di Carbery verso sinistra per Nacewa, offload per Kearney che viene fermato in extremis. Sugli sviluppi il TMO annulla una meta di Fardy per in avanti.
Quando il cronometro sta morendo Tadhg Beirne segna la meta che rende appena meno pesante la sconfitta dei gallesi. Finisce 38-16: Leinster torna in finale di Champions a a sei anni dall’ultimo successo.
Leinster: 15 Rob Kearney, 14 Fergus McFadden, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Isa Nacewa, 10 Johnny Sexton (c), 9 Jamison Gibson-Park, 8 Jordi Murphy, 7 Dan Leavy, 6 Scott Fardy, 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Seán Cronin, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 James Tracy, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Ross Molony, 20 Jack Conan, 21 Nick McCarthy, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Marcatori Leinster
Mete: James Ryan (10′), Cian Healy (27′), Scott Fardy (50′), Johnny Sexton (60′)
Trasformazioni: Johnny Sexton (11′, 28′, 40′, 51′, 61′)
Punizioni: Johnny Sexton (18′)
Scarlets: 15 Rhys Patchell, 14 Leigh Halfpenny, 13 Scott Williams, 12 Hadleigh Parkes, 11 Steff Evans, 10 Dan Jones, 9 Gareth Davies, 8 John Barclay, 7 James Davies, 6 Aaron Shingler, 5 David Bulbring, 4 Tadhg Beirne, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens (c), 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Ryan Elias, 17 Dylan Evans, 18 Werner Kruger, 19 Lewis Rawlins, 20 Steve Cummins, 21 Aled Davies, 22 Steff Hughes, 23 Will Boyde
Marcatori Scarlets
Mete: Tadhg Beirne (79)
Trasformazioni: Jones (79)
Punizioni: Leigh Halfpenny (6′, 21′, 33′)
Damiano Vezzosi
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