L’azzurro chiude la propria carriera a 34 anni
Forse lo si poteva immaginare già dallo scorso giovedì, quando le Zebre avevano comunicato quali atleti avrebbero lasciato a fine stagione il club di Parma, ma oggi è arrivata anche l’ufficialità: Valerio Bernabò appende gli scarpini al chiodo.
Il “Cammello”, che in carriera ha archiviato ben 33 cap con la maglia della nazionale azzurra, ha scritto pagine importanti del movimento italiano ovale degli ultimi anni. La sua presenza nel torneo celtico, da quando le compagini nostrane fanno parte della competizione, è stata una piacevole costante: 8 anni di esperienza, equamente divisi tra Treviso, in maglia Benetton, e Parma, con la divisa delle Zebre.
Prima gli inizi alla Lazio, un brillante scorcio di carriera a Calvisano ed i passaggi a Brive e Roma, per un atleta che ha lasciato un segno tangibile negli ultimi 3 lustri del nostro rugby, con 111 presenze (con 3 mete) in Pro14, 34 in Champions Cup e 20 (con 2 mete) in Challenge Cup.
“Non potevo chiedere di più, la mia carriera è stata un’avventura straordinaria. Il rugby mi ha dato moltissimo, in campo e fuori. Ho visto il mondo, affrontato grandi atleti, conosciuto uomini, donne e bambini eccezionali. Soprattutto, ho avuto modo di vivere esperienze indimenticabili, come quelle dei Mondiali e del 6 Nazioni del 2007, il mio primo. E’ veramente il più grande Torneo del nostro sport, ed ha un grande valore per tutto il nostro movimento” ha dichiarato Bernabò, parlando della propria scelta di fermarsi.
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