A Monigo, in scena il terzo ed ultimo duello stagionale tra le franchigie italiane
Prendendo spunto dal titolo di una celebre canzone dei Negramaro, per il rugby italiano (almeno a livello di franchigie), questa è, senza ombra di dubbio, una stagione che vorremmo potesse non finire mai. Sia il Benetton Treviso che le Zebre (che si affronteranno oggi pomeriggio per il terzo derby stagionale), infatti, hanno saputo andare oltre i rispettivi record storici di vittorie nel fu torneo celtico (issandosi a 11 e 6 successi rispettivi, per ora), ma, soprattutto, mettendo in mostra, per tutto l’arco del torneo, nonostante qualche alto e basso fisiologico, un’identità chiara e consolidata, che ha permesso alle due squadre del Bel paese di non affondare mai, anche nei momenti più complicati e meno soddisfacenti di questo ’17/’18 ovale.
Uno step in avanti atteso, ma non per questo scontato o banale. Lo aveva più o meno immaginato, relativamente al suo Benetton, in un’intervista rilasciata a Sky Italia prima della stagione, il capitano dei veneti Dean Budd. Il ragazzo neozelandese fece notare, in ritiro, come per quest’anno il club veneto sarebbe ripartito da quanto seminato la scorsa stagione. Stesso staff, tanti giocatori confermati, che ovviamente già si conoscevano dentro e fuori dal campo, sottolineando, quindi, come vi fossero tutte le carte in regola per fare bene sin da subito. Di fatto, tutto è andato come previsto mesi fa dal nativo di Whangarei. Forse, addirittura, pure meglio delle sue già rosee aspettative.
Discorso analogo anche per le Zebre, reduci da un’annata travagliata (la scorsa) sul campo e non solo, ma in grado di assimilare, tutto sommato in breve tempo, le direttive del nuovo coach Michael Bradley, e di assurgere a realtà di spessore nel torneo. Improvvisamente sono scomparse le critiche della stampa estera sulla presenza nel Pro14 del club di Parma, mentre sono arrivati regolarmente, da parte di diversi head coach avversari, sinceri complimenti per il percorso di crescita intrapreso e per la qualità del gioco espresso dai bianconeri.
Vincere questo derby di fine anno, dunque, rappresenterebbe per entrambi i team una gran bella ciliegina su una torta comunque già parecchio voluminosa ed estremamente gustosa. Sarà, molto probabilmente, anche una “resa dei conti” in ottica convocazioni azzurre per il tour estivo in Giappone, con molti duelli che si stagliano all’orizzonte sul campo di Monigo. Una gara, dunque, da non perdere sotto diversi punti di vista. Un match che chiude una stagione che vorremmo potesse non finire mai, ma chissà che non ne possa aprire una ancor più entusiasmante.
Calcio d’inizio alle ore 18, con diretta TV su Eurosport 2.
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Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Tommaso Iannone, 12 Alberto Sgarbi (C), 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Nasi Manu, 7 Sebastian Negri, 6 Federico Ruzza, 5 Alessandro Zanni, 4 Marco Lazzaroni, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani;
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Fuser, 20 Dean Budd, 21 Abraham Steyn, 22 Luca Sperandio, 23 Marty Banks;
Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (C), 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 David Sisi, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Sarto, 5 George Biagi, 4 Leonard Krumov, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti;
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Eduardo Bello, 19 Valerio Bernabò, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Edoardo Padovani, 23 Gabriele Di Giulio;
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