I Blitzboks cedono la leadership che detenevano dal dicembre 2016. Decisivi i tornei di Londra e Parigi
Le Sevens World Series si preparano al rush finale con un cambio al vertice della classifica. Vincendo a Singapore, Fiji prende il comando sul Sudafrica (battuto in semifinale), con i Blitzboks costretti a cedere la leadership che detenevano dal dicembre 2016, all’esordio delle Series 2016-2017, e dopo 17 giornate da capolista.
Per la terza tappa consecutiva -e quarta di stagione- i campioni olimpici festeggiano l’oro, questa volta imponendosi sull’Australia al termine di una finale decisa a tempo scaduto.
I figiani si portano facilmente in vantaggio al 2’, con Nacuqu, favoriti dall’approssimativa gestione dell’ovale da parte degli Aussies sulla propria linea di meta. Passano altri due minuti e gli isolani raddoppiano, di nuovo grazie a un errore avversario. Palla persa dagli australiani in fase d’attacco, con un passaggio a vuoto, e cavalcata ancora di Nacuqu che schiaccia in mezzo ai pali.
Solo in finale di tempo arriva la reazione dell’Australia. Al 6’ azione innescata da O’Donnell, che taglia la difesa figiana, creando superiorità al largo; ci pensa Pietsch a finalizzare, dopo due scambi in velocità.
E’ anche giallo per Sau, che lascia i suoi con un uomo in meno per due minuti. E i canguri ne approfittano subito, mettendo a referto la seconda meta dopo 30 secondi, grazie a una bella azione corale conclusa da Longbottom.
Si va a riposo sul 14-10.
Il secondo tempo è un alternarsi di emozioni. Inizialmente l’Australia cerca di costruire, ma non riesce ad entrare nei ventidue avversari. Appena perde palla, Fiji non perdona: Jerry Tuwai brucia tutti in velocità e mette a referto la terza marcatura per i campioni olimpici.
Nonostante 11 punti di svantaggio a meno di due minuti dal termine, il VII australiano non demorde. Giocata corale da manuale del Sevens e meta di Quinn, trasformata da Porch.
Un minuto dopo, lo stesso Porch mette a segno una marcatura spettacolare, con tuffo acrobatico alla bandierina, che il TMO convalida tra gli applausi del pubblico di Singapore, sancendo il sorpasso dell’Australia a 50 secondi dalla sirena finale.
Eppure non è ancora finita. C’è tempo (a 10 secondi dalla fine) per una meta non convalidata agli Aussies. E nel final play arriva il contro-sorpasso, targato Naduva: un suo scatto di 80 metri fissa il punteggio finale sul 28-22, con oro di tappa e primato in classifica per Fiji.
Molto combattuta anche la sfida per il bronzo. Una rinata Inghilterra -dopo l’ultimo posto di Hong Kong, ma questa volta con tutti i titolari- ha la meglio sul Sudafrica, rispondendo colpo su colpo alle mete dei Blitzboks. Decisivo il piede di Mitchell, autore di una meta a tre conversioni, rispetto a quello di Afrika, anche lui a segno ma in grado di centrare i pali solo due volte. Risultato finale 26-24 per i britannici, con i sudafricani nuovamente esclusi dal podio di Singapore.
Al quinto posto la Nuova Zelanda (36-17 su Samoa), quindi Kenya e Spagna. Trofeo Challenge agli Stati Uniti, vittoriosi per 26-12 su un Canada che quest’anno è riuscito ad accedere ai Quarti solo una volta su otto.
La sfida di vertice tra Fiji e Sudafrica era andata in scena di nuovo in semifinale, con isolani vincenti grazie alla zampata del sorpasso piazzata a un minuto dalla fine. Decisivo un in-avanti bokke nell’ultimo attacco, al termine di un match molto tattico.
Nell’altro scontro per accedere alla finale, Australia e Inghilterra chiudono in equilibrio il primo tempo, con le difese a farla da padroni. Nella ripresa, inglesi indisciplinati e Aussies che prendono il largo fino al definitivo 15-7, tenendo le Red Roses sempre nella loro metà campo per tutta la frazione.
Il tabellone dei quarti aveva in precedenza messo da un lato le prime tre della classifica. Fiji che affronta e supera 24-19 gli All Blacks, mentre il Sudafrica passa in semifinale battendo il Kenya con un largo 24-12. Nelle altre sfide, australiani di misura sulla Spagna (7-5) e Inghilterra che regola Samoa 12-5.
Dream Team di tappa con due figiani (Naduva e Sau), due australiani (Porch e O’Donnell), il tuttonero Joass, il keniota Ouma e il samoano Motuga.
In classifica -oltre allo “storico” sorpasso di Fiji sul Sudafrica in vetta, con 4 punti di distacco- Australia che allunga al quarto posto, mettendo nel mirino gli All Blacks per il podio finale. Stati Uniti, Kenya e Argentina racchiusi in due punti, con gli inglesi ottavi ma a distanza ravvicinata.
Diventano così ancora più decisivi gli ultimi due appuntamenti dell’anno, a Twickenham il 2 e 3 giugno e a Parigi il weekend successivo.
I risultati
Gironi
Pool A: Fiji 9, Spagna 7, Giappone 5, Russia 3
Pool B: Inghilterra 9, Kenya 7, Stati Uniti 5, Francia 3
Pool C: Sudafrica 9, Samoa 7, Canada 5, Argentina 3
Pool D: Australia 9, Nuova Zelanda 7, Scozia 5, Galles 3
Quarti di finale
Fiji v Nuova Zelanda 24-19
Sudafrica v Kenya 24-12
Australia v Spagna 7-5
Inghilterra v Samoa 12-5
Semifinali
Fiji v Sudafrica 12-10
Australia v Inghilterra 15-7
Finali
Challenge – Stati Uniti v Canada 26-12
Bronzo – Inghilterra v Sudafrica 26-24
Oro – Fiji v Australia 28-22
Classifica (8 giornate su 10): Fiji 145, Sudafrica 141, Nuova Zelanda 120, Australia 108, Stati Uniti 93, Kenya 93, Argentina 92.
Francesco Rasero
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