Alle 14:30 il CT annuncia i nomi per la tournée nel Sol Levante. Quali gerarchie potrebbero cambiare?
È il giorno delle convocazioni di Conor O’Shea per il tour dell’Italia in Giappone, dove gli Azzurri affronteranno gli Yamaha Jubilo (sfida non ufficiale) a Nagano il 2 giugno e la nazionale nipponica per due volte il 9 e il 16 seguenti, a Oita e Kobe.
A differenza di quanto accaduto un anno fa, lo staff tecnico non procederà con una prima selezione allargata di giocatori (nel 2017 ci fu una prima lista di 44 convocati), ma presenterà direttamente la rosa deii 31 definitivi che voleranno nel Sol Levante.
Per peso specifico delle partite e valori in campo, la tournée estiva questa volta appare ben più importante rispetto alle ultime stagioni. La doppia sfida contro il Giappone (attualmente 11esimo nel ranking mondiale e capace di pareggiare contro l’ultima Francia di Guy Noves a novembre) dovrebbe dare qualche indicazione sullo stato dell’arte del percorso iniziato da Conor O’Shea nel 2016, proprio perché gli Azzurri affronteranno in una serie di due partite un’altra squadra di seconda fascia.
Fermo restando l’obiettivo a lungo termine dell’irlandese, anche per i succitati motivi il CT potrebbe badare molto al sodo nelle convocazioni e non pensare troppo a possibili sperimentazioni, tant’è che pure i tre grandi senatori del gruppo (Sergio Parisse, Alessandro Zanni e Leonardo Ghiraldini) dovrebbero far parte della spedizione a differenza degli altri anni.
Il mese e mezzo post Sei Nazioni, inoltre, non sembra aver stravolto in maniera sensibile le gerarchie, se non per alcuni presumibili avvicendamenti come quello tra Federico Zani e Nicola Quaglio, con il primo che dovrebbe riprendersi il ruolo di riserva di Andrea Lovotti dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal Sei Nazioni. Spettatore interessato anche Cherif Traorè, sebbene il pilone del Benetton abbia ancora molto da fare per diventare un giocatore completo.
Tra seconde e terze linee qualcosa potrebbe essere modificata in virtù dell’infortunio a Maxime Mbandà e delle scialbe prestazioni di Braam Steyn nel derby. Considerando che nell’ultima lista di convocati i nomi erano 32, insieme a Steyn in lotta per un posto nel pack potrebbero esserci Marco Fuser e Marco Lazzaroni; il primo è un seconda linea ‘puro’ come lo è solo George Biagi in Italia, mentre il secondo è uno dei tanti adattabili sia in seconda sia in terza e garantisce rocciosità e costanza di rendimento.
In mediana i posti sono già assegnati, mentre tra i trequarti le incognite si chiamano Luca Morisi e Michele Campagnaro. Il milanese, dopo quattro partite consecutive da titolare, non gioca dal 16 marzo, mentre l’ex Benetton è tornato dopo otto mesi in campo nella finale di A-League con Exeter.
E tra le ali? Tommaso Benvenuti non ha fatto granché per mantenere il proprio posto, il che potrebbe lasciare spazio a soluzioni interessanti. Conor O’Shea potrebbe (o dovrebbe) guardare soprattutto in casa Zebre, non tanto per un ritorno di un Giovanbattista Venditti ancora poco convincente, quanto per un Gabriele Di Giulio in costante crescita negli ultimi mesi e dimostratosi affidabile sia in attacco sia in difesa. Alle 14:30 sapremo cosa ne pensa Conor O’Shea.
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