Il prolifico trequarti non disputerà quindi la prossima Rugby World Cup in Giappone
Dopo cinque anni di militanza, avvalorati da 33 caps e 14 mete, Tim Visser dice basta: lascia l’attività internazionale e la maglia della Scozia, ma non il rugby giocato.
L’ala 31enne nata in Olanda, a Zeewolde per la precisione, è giunta a questa decisione dopo una lunga riflessione post Sei Nazioni: “Giocare per questo Paese è stato un onore – ha affermato – non essendo nato qui, sento comunque di poter chiamare questo posto “casa”. ”
“E’ stato un percorso davvero incredibile: ricordo ancora il debutto a Murrayfield contro gli All Blacks. E’ stato meraviglioso, tuttavia devo anche dire che stare lontano dalla famiglia non è stato sempre facile. Voglio ringraziare davvero tutti. I sei anni trascorsi ad Edimburgo sono stati meravigliosi e il fatto di essere arrivato agli Harlequins, poi, è stata per me una cosa bellissima su cui sento di dovermi concentrare sino alla fine della mia effettiva carriera di rugbista”.
Ottimo finisher dalle indiscusse qualità di velocità, Visser ha debuttato con la Scozia nel 2012, dopo essersi qualificato per i Cardi sulla base dei tre anni di residenza, quando giocava ad Edimburgo. Una doppietta all’esordio contro le Fiji ne marcò gli inizi. Dal 2015 si è poi spostato a Londra, dove è sotto contratto con gli Harlequins.
Negli ultimi due anni, Visser è stato utilizzato spesso dall’ex tecnico della nazionale Vern Cotter come riserva dei titolari Tommy Seymour e Sean Maitland, venendo chiamato in causa diverse volte sia nel Sei Nazioni che nei tour estivi della squadra.
Gregor Townsend, attuale head coach della Scozia, sottolinea l’abbondanza odierna di alternative a Tim Visser nel ruolo: “Ovviamente è un peccato non poter più usufruire dei suoi servizi per le prossime stagioni, ma abbiamo un certo numero di giocatori che stanno competendo duramente e che si sono messi in mostra in quel ruolo negli scorsi dodici mesi che, adesso che Tim non è più disponibile per la Scozia, avranno una opportunità di mettersi in mostra.”
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