Glendale squadra da battere, ma attenzione a San Diego. La prossima settimana lo scontro al vertice
Si spalma su tre giorni consecutivi la terza giornata della Major League Rugby, il nuovo campionato professionistico statunitense. Risultati altisonanti anche in questo turno, con ben 22 mete messe a segno nei tre incontri in programma. Prima vittoria per Austin, mentre i Glendale Raptors si confermano squadra da battere. A riposo i Seattle Seawolves.
Austin Elite Rugby – NOLA Gold: Arriva al terzo tentativo la prima vittoria della franchigia di Austin, che giovedì ha battuto fra le mura amiche i New Orleans Gold per 30 a 17 grande alle doppiette della stella Hanco Germishuys e dell’estremo Ned Hodson, la cui seconda marcatura è quella necessaria a distanziare gli ospiti, fino a quel momento attaccati alla partita con le unghie e con i denti grazie alle due mete di John Sullivan. Austin si conferma una delle migliori squadre della competizione in attacco, ma deve registrare la propria difesa per avere ambizioni di crescita.
Glendale Raptors – Utah Warriors: I Raptors sono la squadra da battere. Un sospetto nella preseason che si è confermato in una realtà al momento di fare sul serio. Unica squadra ad aver raccolto tre vittorie su altrettanti incontri, Glendale non ha risparmiato i pur volenterosi Warriors. 36 a 29 il finale, in una partita con ben 9 mete messe a segno. Con il punteggio fermo sul dieci pari all’intervallo, è stata la ripresa a vedere la maggior parte dello spettacolo: prima Utah è passata in vantaggio con l’ex Connacht Fetu’u Vainikolo, poi Glendale ha controsorpassato con due mete, messe a segno da Harley Davidson e Peter Dahl, prima di subire la doppietta di Tonata Lauti che riportava in vantaggio gli ospiti a dodici minuti dal termine. Negli ultimi 600 secondi, però, prima Bryce Campbell e, nel finale, Mika Kruse, riportavano i padroni di casa avanti definitivamente.
San Diego Legion – Houston SaberCats: Vittoria casalinga per San Diego, che la spunta di misura su un’agguerrita Houston. E’ la meta nel finale del pilone veterano Tony Purpura a garantire il trionfo ai padroni di casa per 35 a 32, che devono però ringraziare anche la maxi prestazione di Anthony Salaber, centro che ha messo a segno ben tre mete per i suoi Legion. Da par loro i SaberCats erano quasi riusciti a strappare un ottimo risultato su un campo ostile grazie al piede preciso di Sam Windsor, autore di 24 punti distribuiti fra una meta, cinque calci di punizione e due trasformazioni. San Diego è così adesso la prima inseguitrice della capolista Glendale, con la prossima giornata che le vedrà sfidarsi per il primato.
Classifica: Glendale Raptors 14, San Diego Legion 10, Houston SaberCats e Austin Elite Rugby 7, Seattle Seawolves 6, NOLA Gold 5, Utah Warriors 2.
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