Il club russo batte nella finale giocata a Bilbao l’Heidelberger RK per 24 a 20. Successo più largo di quanto dica il punteggio
Per l’onore e per la gloria, e per alzare al cielo uno scudo, trofeo che simboleggia la vittoria nella finale del Continental Shield, ottenuto per il secondo anno consecutivo dai russi dell’Enisei STM, battendo l’Heidelberger RK.
La finale della rassegna europea, che è valsa alle due finaliste la qualificazione alla prossima Challenge Cup, si disputava al Campo de Rugby Fadura, a Getxo, pochi chilometri a nord di Bilbao. Il punteggio finale dell’incontro, 24 a 20, non dice tutto di una partita che l’Enisei ha fondamentalmente dominato, fatta eccezione per i quindici minuti finali, durante i quali la squadra russa ha rischiato di subire la rimonta degli avversari.
Tedeschi che sono stati per la verità i primi a segnare, con un calcio piazzato, e che hanno guidato pertanto il match per tutto il primo quarto, prima di subire la marcatura pesante dell’Enisei intorno al minuto 25. Dopo il 7 a 3 dei campioni in carica, uno scambio di calci di punizione fra le due squadre le mandava al riposo sul punteggio di 10 a 6.
Nella ripresa l’allungo decisivo della squadra russa: prima un pick’n’go da distanza ravvicinata, con la palla schiacciata sul palo, consentiva l’allungo sul 17 a 6; poi una azione travolgente del numero 10 Kushnarev da mischia ordinata bucava la difesa tedesca prima di offrire il pallone all’esterno per l’ala Owen, che metteva a segno la meta, trasformata, del 24 a 6.
Entrando nell’ultimo quarto di partita, l’Enisei dava quindi la sensazione di un eccessivo rilassamento, come se la vittoria fosse ormai già in tasca. L’Heidelberger, da par suo, reagiva mostrandosi ancora vivo e combattente: al 68′ un errore nel controllo di palla della retroguardia russa concedeva una marcatura facile, e solo tre minuti più tardi una difesa troppo morbida concedeva il break in prima fase da rimessa laterale.
Improvvisamente, con appena nove minuti da giocare, la gara era di nuovo aperta sul 24 a 20. Con un giro di vite all’approccio difensivo, però, la più esperta squadra russa bloccava la rimonta avversaria e portava a compimento la seconda vittoria consecutiva del Continental Shield.
Grande gioia nei festeggiamenti da parte della squadra russa, protagonista della propria prima esperienza in Challenge Cup quest’anno e pronta a ripetersi il prossimo anno. Per l’Heidelberger invece una prova di coraggio e un’anteprima di cosa li aspetta nella coppa europea alla quale si sono qualificati per il prossimo anno, facendo la storia.
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