Guida ufficiale sulle presenze allo stadio ’17/’18: Benetton Treviso

Tutti i numeri stagionali di Monigo

monigo benetton treviso rugby

ph. Sebastiano Pessina

A stagione ormai totalmente esaurita per entrambe le franchigie dello stivale italico, dopo aver tracciato tutti i bilanci del caso sul fronte tecnico ed in attesa del tour della nazionale azzurra in Giappone, è il momento di dare uno sguardo all’andazzo delle presenze allo stadio nel corso di questa annata sportiva, tra Pro14 e coppe europee.

Nel caso del Benetton, il miglioramento di risultati in Pro14 ha coinciso anche con una crescita di pubblico?

Assolutamente si. Stando ai dati ufficiali, riportati sul sito del fu torneo celtico, a fronte dello stesso numero di gare giocate (11), l’incremento di pubblico complessivo, in quel di Monigo, è stato di assoluto rilievo. Si è passati, infatti, dalle 31080 persone del ’16/’17 alle quasi 40 mila (39200, per la precisione) del ’17/’18 appena andato in archivio. Un delta pesante, dunque, reso ancor più lampante se evidenziato attraverso i dati (consequenziali) relativi alla media spettatori per ogni singola gara, cresciuta, nel giro di soli 12 mesi, da 2825 a 3563, con un differenziale di oltre 700 presenze.

Quanto ha inciso il cambio di formula, con l’inserimento del doppio derby casalingo (solo per Treviso, quest’anno)?

In realtà meno di quanto si potrebbe pensare. L’anno scorso solo in due occasioni, a Monigo, vi furono almeno 4000 presenze: contro Glagow, il pomeriggio dell’ultimo dell’anno, e contro Munster, al capolinea della stagione, in una serata di fine aprile. Il derby non fu nemmeno sul podio delle partite che attirarono più pubblico, fermandosi ad una quota spettatori di 3400.

Quest’anno, invece, quota 4000 è stata sfondata in ben 5 occasioni, quasi la metà degli incontri andati in scena nella città trevigiana. A differenza della passata stagione, però, il ritrovato entusiasmo di entrambe le franchigie italiane, ha fatto si che il derby di fine anno sia stata la gara con più pubblico in assoluto, raggiungendo i 5000 presenti sugli spalti. Sul podio, in tal senso, sono finite anche le sfide contro Kings in apertura di stagione (4700), e Dragons (4100) ad inizio aprile.

Dati per certi versi sorprendenti (derby a parte), se si pensa al valore delle avversarie, per altri, però, utili a ribadire come al pubblico tenda a piacere oltremodo una partita caratterizzata, prima del calcio d’inizio, dalla concreta possibilità di vittoria della squadra di casa. A maggior ragione se questo tipo di incontri vanno in scena nei periodi dell’anno con il clima più amichevole, come inizio autunno o primavera inoltrata.

Qual è stato il picco più basso della stagione?

La gara contro Connacht, durante il periodo del Sei Nazioni. Un match già di per sé non necessariamente entusiasmente, posto alle ore 13 di un sabato che presentava, poi, a stretto giro di posta, dalle 15.15  in avanti, un doppio incontro del torneo per nazionali più prestigioso del continente boreale.

E in Champions Cup?

Per analizzare in maniera corretta i dati in tal senso è necessario sottolineare come gli abbonati abbiano accesso indistintamente ad entrambe le competizioni. Non é un caso, dunque, che nonostante l’impatto superbo della sfida contro Tolone (5000 presenze), la media spettatori in coppa sia pressoché identica a quella del campionato (3630 v 3563), con lo zoccolo duro del tifo che ha presenziato anche alle due gare contro Scarlets e Bath, rispettivamente 2600 e 3300 persone a Monigo, nonostante il minore appeal e la qualificazione già compromessa (anche se preventivabile già prima del via del torneo).

Diamo i numeri, Pro14:

vs Uslter: 2600 spet.
vs Ospreys: 3500 spet.
vs Kings: 4700 spet.
vs Edimburgo: 4000 spet.
vs Leinster: 2700 spet.
vs Zebre (1): 4000 spet.
vs Cheetahs: 3500 spet.
vs Scarlets: 3000 spet.
vs Connacht: 2100 spet.
vs Dragons: 4100 spet.
vs Zebre (2): 5000 spet.

Totale: 39200; media: 3563;

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