Le franchigie aussie battono una delle acerrime rivali dopo due anni. Grande rimonta dei Sunwolves, alla seconda vittoria di fila
La giornata numero 14 del Super Rugby ha riservato non pochi spunti interessanti, a partire dalla svolta nella rivalità Trans-Tasman fino all’impennata nel rendimento dei Sunwolves. Ecco cosa è successo nel torneo più prestigioso dell’Emifero Sud.
Hurricanes – Reds: la 40esima sconfitta di un’australiana contro una neozelandese arriva a Wellington, dove i padroni di casa non chiudono mai la partita definitivamente, lasciando sempre uno spiraglio a dei Reds tanto fragili in difesa quanto determinati nel non mollare nemmeno sul 31-20. Gli Hurricanes la vincono per inerzia, segnando la meta numero mille nel Super Rugby, con una doppietta del solito Ben Lam (ora a quota 14 in stagione) per il 38-34 finale.
Sunwolves – Stormers: la seconda vittoria consecutiva dei nipponici arriva in maniera piuttosto diversa rispetto a quella di una settimana fa. Al Mong Kok Stadium di Hong Kong, i sudafricani cadono soltanto allo scadere grazie ad una punizione e ad un drop di Hayden Parker, che nel giro di pochi minuti ribalta il 20-23 e porta alla vittoria i suoi sul 26-23.
Blues – Crusaders: a Auckland, la franchigia di Christchurch non offre segni di cedimento e regola a domicilio i Blues per 24-32. Nonostante un Rieko Ioane straripante (due mete e un assist dopo una splendida serpentina), i rossoneri scavano un solco troppo profondo nel primo tempo con le marcature di Bridge, Strange, Todd e Hall, per poi amministrare nella ripresa.
Waratahs – Highlanders: quella dei Reds contro gli Hurricanes è stata la 40esima sconfitta di un’australiana nella terribile striscia negativa contro le rivali di sempre, ma anche l’ultima. A Sydney, i padroni di casa traggono pieno vantaggio dalla follia Tevita Nabura (espulso al 19′ per un pericoloso calcio in faccia ad un avversario durante la raccolta del pallone) e vincono 41-12 contro gli Highlanders, marcando sei mete contro le due degli ospiti. È la fine di un incubo per le franchigie australiane, che non vincevano dal maggio 2016 contro una squadra kiwi, anche se il rischio è che possa essere solo un fuoco di paglia.
Sharks – Chiefs: vittoria importante per gli squali tra le mura di casa, contro dei Chiefs con diverse assenze soprattutto nel reparto degli avanti. Il piede di du Preez e le mete dello stesso du Preez, Mwovo e Wright danno la vittoria agli Sharks, mentre i neozelandesi si accontentano del bonus difensivo con la segnatura a tempo scaduto di Alaimalo. Finisce 28-24.
Lions – Brumbies: i biancorossi tornano in patria e tornano anche alla vittoria, dopo tre sconfitte consecutive. I Brumbies danno filo da torcere ai padroni di casa fino al 61′, tanto che il punteggio vedeva gli australiani avanti per 21-24, ma nel giro di due minuti Rory Arnold viene espulso (doppio cartellino giallo) e Sam Carter finisce a sua volta nel sin bin: i Lions ne approfittano e marcano tre volte con Schoeman, Reynolds e Erasmus, trionfando 42-24.
Jaguares – Bulls: all’Estadio Jose Amalfitani in Liniers, i Padroni di casa infilano la quinta vittoria consecutiva, sconfiggendo largamente (54-24) i Bulls. Il punto di bonus offensivo, ottenuto grazie alle 7 mete realizzate (contro le 3 ospiti), firmate da Sanchez, Delguy (doppietta), Kremer, Orlando, Cancelliere, Boffelli, proietta i Jaguares in seconda piazza nella conference sudafricana, ed in zona playoff.
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