Si accende la corsa ai playoff, con tante situazioni molto aperte in tutte le conference a quattro turni dal termine
Al termine della quindicesima giornata del Super Rugby 2018, sono solo quattro i turni che mancano alla fine della stagione regolare. Anche se cronologicamente ancora lontana (la regular season si chiude a metà luglio a causa della pausa per la finestra internazionale), la conclusione della fase a gironi è sempre dietro l’angolo, ed ogni partita avvicina o allontana le contendenti a giocarsi i playoff.
La situazione è ancora molto fluida, con le squadre neozelandesi, tolti i Blues, che in termini di classifica sono le più tranquille per l’accesso alle fasi finali. Nella conference australiana grande lotta fra Waratahs e Rebels per contendersi la prima posizione, particolarmente rilevante poiché assicura di ottenere la qualificazione. La seconda classificata lotta invece in questo momento per rimanere fra le prime otto della generale e riuscire quindi ad accadere ai quarti di finale.
Il Sudafrica rischia invece di qualificare una sola squadra se gli Sharks non riusciranno a imprimere uno sprint finale importante alla loro stagione: terzi nel girone dietro Lions e Jaguares, occupano attualmente la nona posizione nella generale.
Crusaders – Hurricanes: I Crusaders consolidano il loro primato nella conference neozelandese del Super Rugby, battendo gli Hurricanes per 24 a 13 sotto la pioggia di Christchurch. Partita non esattamente spettacolare, date appunto le condizioni meteorologiche, che vede i campioni in carica spuntarla grazie alla solidità dei propri avanti. A salire alla ribalta il Barrett che non ti aspetti, quello dei Crusaders: Scott segna la prima meta per i suoi per portare a casa il primo tempo sul 7 a 6. Nel secondo tempo segnano Alaalatoa e Bedwell-Curtis. Arriva nel finale la meta di consolazione di Reed Prinsep per gli Hurricanes, che vedono così interrotta una striscia di dieci vittorie consecutive.
Rebels – Sunwolves: Se il primo tempo dei giapponesi sembra reggere l’impatto con la squadra di Melbourne, che va al riposo davanti di otto punti, la ripresa è un bagno di sangue per i nipponici, che chiudono con 13 punti contro i 40 dei padroni di casa. Per i Sunwolves segna Lomano Lemeki nel primo tempo, coadiuvato dal piede di Parker. Dall’altra parta è incontenibile Marika Koroibete: tripletta per lui. Doppietta per il collega Jack Maddocks e tabellone completato da Amanaki Mafi, che sarà peraltro tra gli avversari degli Azzurri con la maglia del Giappone fra poche settimane.
Jaguares – Sharks: La battaglia per il secondo posto nella conference sudafricana la vincono i Jaguares, che non si accontentano dei quattro punti, ma ottengono anche il bonus in quel di Buenos Aires. Sesta vittoria consecutiva per gli argentini, che adesso puntano concretamente alla prima post-season della loro storia grazie alle otto vittorie in tredici partite. Palma d’oro per la migliore interpretazione al Jose Amalfitani a Ramiro Moyano, autore di una tripletta nel 29 a 13 finale. Bonus raggiunto dai padroni di casa anche grazie al cartellino rosso rimediato da Ruan Botha a sette minuti dalla fine per un colpo a spalla chiusa contro la testa di un avversario.
Chiefs – Waratahs: Al Waikato Stadium di Hamilton gli australiani partono con grande ritmo e ambizioni, ma sono i neozelandesi ad avere la meglio dopo tutti gli ottanta minuti di battaglia. Dopo un quarto d’ora i Tahs allungano sul 14 a 0 con le mete di Curtis Rona e Cam Clark, ma i padroni di casa si fanno trovare pronti e rispondono con un parziale di 19 punti, frutto di tre mete (Retallick, Harris, McKenzie), per andare al riposo. Kurtley Beale pareggia i conti a 24 punti nel secondo tempo, ma i Chiefs rispondo ancora con la seconda marcatura personale di Toni Pulu. A quindici dalla fine Foley accorcia a -2 dalla piazzola, ma è il sorriso di McKenzie ad avere la meglio sugli avversari, segnando nel finale per dare ai suoi la vittoria per 39 a 27.
Reds – Highlanders: Sembrava potesse essere la volta buona per i Reds di Brad Thorne, pronti a fare una vittima importante sul campo di casa, ma il piede di Lima Sopoaga non concede scampo: a due minuti dal termine il prossimo acquisto dei Wasps spedisce fra i pali la punizione che vale la vittoria agli Highlanders. Partita bruttina, con tanti errori da una parte e dall’altra, dominata dalle collisioni degli avanti. Due per parte le mete: il tallonatore Brandon Paenga-Amosa e l’estremo Hamish Stewart per i padroni di casa, Tevita Li e Liam Squire per gli ospiti. 15 a 18 il punteggio finale.
Bulls – Brumbies: I Brumbies vincono la loro terza partita consecutiva sul terreno dei Bulls, concludendo una striscia negativa che li vedeva perdere a Pretoria dal 2013. 38 a 28 il risultato in favore degli australiani, grazie alle mete di Goodwin, McCaffrey, Banks, Muirhead e Fainga’a. Proprio il tallonatore degli ospiti si fa espellere per una testata (o piuttosto un accenno di essa) al minuto 61. Non basta però per i Bulls che, nonostante la giornata da 20 punti di Handre Pollard chiudono con una sconfitta che li pone all’ultimo posto della conference sudafricana.
Stormers – Lions: Grande rimonta per i Lions e occasione che sfuma per gli Stormers di rilanciare la propria corsa nel Super Rugby. Troppa indisciplina da parte dei padroni di casa contro una squadra Lions meno performante delle ultime stagioni. Gli Stormers hanno giocato per un totale di 40 minuti in inferiorità numerica, in alcuni momenti anche doppia, a causa del cartellino rosso rimediato da Raymond Rhule e dai due gialli comminati a JJ Enghelbrecht e Jaco Coetzee. Ai Lions è comunque servita una meta nei minuti finali per riuscire a superare gli avversari, che avevano chiuso in vantaggio per 17 a 7 il primo tempo. Il 19 a 6 del secondo tempo, però, ribalta il risultato (finale: 23 a 26) grazie alla doppietta di Corne Fourie e alla meta di Madosh Tambwe, tutte arrivate dalle conseguenze di maul da touche.
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