Immaginate di ritrovarvi Jordie Barrett nella vostra casa alle 5 di mattina

Il 21enne è entrato nell’appartamento sbagliato all’orario sbagliato insieme ad un suo amico

ph. Reuter

Alle 5 di sabato mattina, a Dunedin, due ragazze hanno chiamato la polizia dopo aver scoperto che due sconosciuti erano entrati in casa loro. Uno di questi era Jordie Barrett, stella degli Hurricanes e degli All Blacks, ritrovatosi nell’abitazione delle studentesse per errore insieme ad un suo amico, Sam Casey, con cui aveva trascorso la notte nella città dell’Otago.

Proprio Casey, all’Herald on Sunday, ha ricostruito la bizzarra vicenda. Lui e Barrett avevano deciso di prolungare la loro uscita notturna per salutare alcuni amici, ma involontariamente sono entrati nell’appartamento sbagliato, la cui porta non era chiusa a chiave. I due si sono accomodati nel soggiorno per mangiare i panini acquistati poco prima da McDonald’s, salvo poi essere interrotti proprio dalle ragazze, uscite dalle loro camere da letto per controllare chi si fosse introdotto in casa.

“Non avevamo alcuna intenzione di fare qualcosa di male – ha detto Casey – La porta non era chiusa e noi pensavamo che fosse la casa del nostro amico, che invece era dall’altra parte della strada”. Dopo aver spiegato la situazione alle inquiline e aver risposto ad alcune domande della polizia, i due hanno avuto il via libera dalle forze dell’ordine, senza alcuna accusa a carico.

Barrett ha invece parlato ai media neozelandesi all’aeroporto di Wellington, da cui stava partendo per raggiungere il ritiro degli All Blacks a Auckland per preparare i Test Match contro la Francia. Il 21enne ha sostenuto di non essere ubriaco e di “ricordare tutto quello che è successo in quella notte […] Mi dispiace per quello che è successo, ma non credo di aver ferito nessuno”.

Sulla questione è intervento anche l’amministratore delegato degli Hurricanes, Avan Lee, per spiegare la cronologia degli eventi. Dopo la partita persa contro gli Highlanders venerdì sera, la squadra aveva celebrato insieme il centesimo cap di Brad Shields in albergo fino all’1:30 circa, dopodiché Barrett e altri componenti della rosa avevano deciso di uscire in città. Lee ha precisato come non fosse previsto alcun coprifuoco per l’occasione.

“Uno dei punti chiave per me è che non fosse in stato d’ebbrezza – ha detto lee – Aveva certamente bevuto qualche birra, ma non era ubriaco. È stato un errore genuino. Ho parlato con Jordie due volte, lo conosco bene ed è davvero affidabile. È giovane, sa di aver compiuto uno sbaglio, ma non c’è molto di più”.

La permanenza di Barrett nel ritiro degli All Blacks, in ogni caso, non è in discussione, come ha confermato lo stesso Steve Hansen. Il coach della nazionale ha detto che il giocatore “non sarà rimproverato per qualcosa che non sia essere uno stupido”, puntualizzando comunque che essere in giro alle 5 di mattina una settimana prima di un Test Match “non è una buona scelta professionale”.

 

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